Trasporti: Eurispes lancia il nuovo Osservatorio per la Mobilità
“Nel settore del trasporto merci esistono incoerenze inaccettabili: asset che crescono a discapito di altri, magari più utili e convenienti; l’intermodalità che non decolla; le autostrade del mare che non prendono il via. La mobilità in Italia vive una fase di arretratezza che grava su tutto il sistema”. Lo ha dichiarato Carlo Tosti, direttore dell’Osservatorio per la Mobilità e i Trasporti, la nuova centrale di produzione dati, presentata questa mattina a Roma nella sede Eurispes. L’Osservatorio nasce per aggregare i dati, raccoglierli e studiarli offrendo una visione completa che integri le differenti modalità di trasporto merci e passeggeri, evidenziando le criticità del sistema, suggerendo soluzioni e tracciando una strategia di insieme. L’idea forte del progetto è creare una piattaforma di dati omogenei e reali, che facciano da base per un dialogo tra gli stakeholders.
“Viviamo una crisi strutturale e non più contingente – ha detto Gian Maria Fara, presidente Eurispes – e il trasporto merci/persone costituisce uno dei nodi nevralgici attraverso cui deve passare la ripresa del paese”. Secondo il presidente le problematiche del settore vengono sottovalutate da troppo tempo: “L’Osservatorio nasce per monitorare la situazione trasporti in Italia, scattare una fotografia delle difficoltà e quindi avviare un piano di intervento comune”.
“I problemi sono molteplici – ha aggiunto Tosti – disponiamo di tecnologie efficientissime applicate in modo disomogeneo. Nel settore infomobilità, ad esempio, mancano piattaforme informative comuni e coerenti sul traffico. Gli utenti del trasporto pubblico spesso non possono usufruire di parcheggi di scambio, Roma vive un’arretratezza nei trasporti non confrontabile con quella di altre capitali mondiali. L’Italia pur possedendo un know how notevole, non lo sfrutta o lo fa in modo sbagliato”.
L’Osservatorio ambisce a individuare gli indicatori del cambiamento attraverso la realizzazione, entro l’estate 2013, del primo Libro Bianco sui Trasporti, per poi sviluppare tramite un comitato scientifico costituito ad hoc, un piano di intervento verticale. Quali tecnologie dovranno essere privilegiate in futuro? Quali figure professionali saranno necessarie? Sono queste alcune delle domande a cui l’Osservatorio vuole rispondere con il nuovo progetto.
Nel corso della presentazione sono stati evidenziati alcuni dati importanti per quanto riguarda il settore merci. Il movimento su gomma resta dominante rispetto a quello su ferro: in 10 anni il trasporto su rotaia ha subìto una contrazione rilevantissima passando dalle 90milioni di tonnellate movimentate nel Paese nel 2000 alle 46 milioni e mezzo del 2010. Nel contempo è proseguita la crescita del trasporto su gomma che già partiva da numeri enormemente superiori rispetto alla rotaia: da 1miliardo e 200milioni di tonnellate di merce trasferita su gomma nel 2000 a 1miliardo e 530milioni del 2010.
La quantità di trasporto marittimo delle merci è rimasta quasi invariata: 446milioni di tonnellate nel 2000; 494milioni del 2010, con un netto calo nel biennio 2008/2009 dovuto evidentemente all’esplodere della crisi. Cifre molto inferiori per le merci trasportate in aereo: da 655mila tonnellate nel 2000 si arriva a 811mila nel 2010, anche in questo caso con una forte contrazione durante il 2008-2009.