Trasporti: versamento contributo ART 2025, chi deve pagarlo
Obbligo di versamento per imprese di autotrasporto che svolgono anche altre attività, ecco quali
L’Autorità di Regolazione dei Trasporti (ART) ha stabilito l’importo e le modalità di versamento del contributo per il 2025, con la Delibera n. 1/2025. Questo contributo è obbligatorio per determinate categorie di imprese del settore dei trasporti, escluse le imprese di autotrasporto ovvero che svolgono esclusivamente trasporto merci su strada.
Chi deve pagare il contributo trasporti ART 2025?
Le imprese di autotrasporto che svolgono solo trasporto merci su strada non sono soggette all’obbligo del pagamento del contributo ART.
Tuttavia, se un’azienda di autotrasporto opera anche in altri settori regolati dalla Delibera ART, deve adempiere agli obblighi dichiarativi e versare il contributo.
Le categorie del settore trasporti che devono versare il contributo comprendono:
- Gestione delle infrastrutture di trasporto (ferrovie, porti, aeroporti, autostrade, autostazioni);
- Gestione impianti di servizio ferroviario;
- Gestione centri di movimentazione merci (interporti, logistica);
- Servizi ferroviari, anche non rientranti nel pacchetto minimo di accesso;
- Operazioni e servizi portuali;
- Servizi di trasporto passeggeri e/o merci con obblighi di servizio pubblico;
- Servizio taxi;
- Trasporto ferroviario di passeggeri e/o merci;
- Trasporto via mare e per vie navigabili interne;
- Trasporto passeggeri su strada;
- Trasporto aereo di passeggeri e/o merci;
- Servizi di agenzia e raccomandazione marittima;
- Servizi di spedizione (escluso il trasporto merci su strada);
- Servizi ancillari al trasporto e alla logistica.
Importo del contributo imprese settore trasporti ART
Il contributo per il settore trasporti ART 2025 è fissato allo 0,45 per mille del fatturato, in base all’ultimo bilancio approvato. Sono esentate dal versamento le imprese del settore trasporti con un contributo inferiore o pari a 3.150 euro.
Scadenze e modalità di pagamento contributo imprese settore trasporti ART
- 15 maggio 2025: pagamento di due terzi del contributo;
- 31 ottobre 2025: saldo finale.
Il mancato o parziale pagamento comporta l’avvio della procedura di riscossione e l’applicazione di interessi di mora.
Obblighi per le imprese del settore trasporti
Le imprese del settore trasporti con fatturati superiori a 7 milioni di euro, indipendentemente da eventuali esclusioni o partecipazioni a consorzi, devono inviare per via telematica la dichiarazione con i dati anagrafici ed economici all’ART entro il 15 maggio 2025.
Se il fatturato supera i 20 milioni di euro e la base imponibile viene ridotta di oltre il 20%, è necessaria un’attestazione di revisione firmata da un revisore legale, una società di revisione o il collegio sindacale dell’impresa.
Ravvedimento operoso
In caso di errori scusabili nella dichiarazione o nel versamento, l’azienda può regolarizzare la posizione entro l’anno successivo, evitando sanzioni e interessi di mora, a condizione che non sia già iniziato un controllo formale.
Il contributo ART 2025 interessa una vasta gamma di imprese del settore trasporti, escludendo solo le imprese che operano esclusivamente nel trasporto merci su strada. Le aziende coinvolte devono rispettare le scadenze per evitare sanzioni e procedimenti di riscossione forzata.
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