Trasporto merci: la ricetta di Unrae, Federauto e Anfia per il rilancio del settore
Quello del trasporto merci e in modo particolare del trasporto merci su strada è un settore strategico per l’economia del Paese e l’esperienza della pandemia, con l’implementazione dei flussi e con l’indispensabilità dei transiti, non ha fatto che confermarlo.
Ma come si può rilanciare un settore che negli ultimi 13 anni ha perso molto soprattutto in termini di immatricolazioni (-40% dal 2007 al 2020)? Come si può orientare il comparto a una maggiore efficienza ma soprattutto a un’accresciuta sostenibilità e sicurezza?
Le proposte arrivano dall’evento “La roadmap per il rilancio del trasporto merci – Transizione energetica, efficienza e sostenibilità per il futuro di un settore strategico” organizzato questa mattina dalle associazioni di categoria Anfia, Federauto e Unrae.
La roadmap per il trasporto merci
Secondo queste ultime, è necessario attuare misure per la decarbonizzazione del trasporto merci. Per questo è necessario disincentivare l’utilizzo dei veicoli più inquinanti, come per esempio con una maggiorazione del costo per il passaggio di proprietà, con l’azzeramento del rimborso dei pedaggi stradali e delle accise per i mezzi ante Euro IV, con l’entrata in vigore della revisione annuale obbligatoria, anche presso officine private. Questo perché il parco mezzi italiano è tra i più vecchi d’Europa: l’età media dei mezzi con massa superiore alle 3,5 ton è di 13,4 anni e addirittura il 56% dei mezzi circolanti è ante Euro IV, una percentuale che scende al 45,5% per i veicoli pesanti (superiori o uguali a16 t), che presentano un’età media di 11,5 anni.
Trasporto merci: puntare su nuove alimentazioni
Viceversa, bisogna incentivare gli Euro IV, molto più puliti, e soprattutto le alimentazioni alternativi. Come? Innanzitutto investendo sui bio-carburanti e su un parallelo sviluppo delle infrastrutture per le alimentazioni alternative, per procedere verso sistemi di propulsione a emissioni tendenti allo zero, come i veicoli elettrici e quelli a biometano, in attesa della diffusione dell’idrogeno come soluzione di lungo termine e per i trasporti di lungo raggio.
Ma c’è ancora un altro elemento da tenere in considerazione per il futuro del trasporto merci: l’autorizzazione alla circolazione dei veicoli di 18 metri, che essendo più grandi sono più capienti e permettono quindi di fare meno viaggi e di efficientare la catena logistica.