Trasporto merci su strada e industria: decarbonizzare i settori hard-to-abate nel report del Politecnico di Milano
I mezzi pesanti sono responsabili dell’8% delle emissioni
Il settore del trasporto merci su strada e le industrie hard-to-abate, nel contesto delle politiche di decarbonizzazione, continuano a rappresentare una delle sfide più complesse per la riduzione delle emissioni di gas serra.
Trasporto merci su strada e industria sono responsabili di una significativa parte delle emissioni globali, con l’industria che contribuisce per l’11% e i trasporto merci con mezzi pesanti per l’8% delle emissioni di CO2 a livello europeo.
Questo dato è stato evidenziato nella seconda edizione dello Zero carbon technology pathways report redatto dal Politecnico di Milano, che analizza le soluzioni per ridurre le emissioni provenienti da settori ad alta intensità di carbonio, tra cui i trasporti e l’industria pesante.
Decarbonizzazione dei settori hard-to-abate del trasporto merci su strada e industria
I settori hard-to-abate comprendono attività industriali ad alta emissione, come la siderurgia, la chimica, la ceramica, il vetro e, in particolare, il cemento. Questi settori sono chiamati hard-to-abate proprio perché le tecnologie disponibili per abbattere le loro emissioni sono limitate e costose. Per esempio, nel settore del cemento, l’adozione di tecnologie di cattura e stoccaggio della CO2 (CCS) rappresenta una delle principali soluzioni, ma in Italia non esistono impianti industriali su scala sufficiente. Se fossero implementati, tali impianti farebbero lievitare i costi di produzione del cemento, con un aumento che varia dal 150% al 230%, incidendo pesantemente anche sulla filiera delle costruzioni.
Trasporto merci su strada
Il trasporto merci su strada, che è essenziale per l’economia, sta affrontando sfide significative nella sua transizione verso la decarbonizzazione. Attualmente, in Italia, solo il 2% della flotta di camion è alimentata da veicoli a trazione alternativa, con il resto della flotta ancora dipendente dai tradizionali motori a combustione interna.
La decarbonizzazione del trasporto pesante su gomma può essere affrontata con due principali soluzioni tecnologiche: l’utilizzo di carburanti sostenibili (come HVO e biocarburanti) per alimentare i veicoli convenzionali o l’adozione di veicoli a trazione elettrica. Tuttavia, la transizione verso questi veicoli alternativi è ostacolata da barriere come il costo elevato dei mezzi, l’incertezza normativa e la carenza di infrastrutture di ricarica.
Analisi dei costi (TCO) dei mezzi pesanti per il trasporto merci
Nel report è stato analizzato il total cost of ownership (TCO) per diverse soluzioni di decarbonizzazione dei veicoli commerciali pesanti. Per un camion che percorre quotidianamente circa 400 km, il TCO per un camion alimentato a diesel è di 0,65 €/km. Tuttavia, per un veicolo elettrico (BEV) questo valore sale a 1,02 €/km, mentre per un veicolo alimentato a idrogeno (FCEV), il TCO raggiunge i 2,47 €/km.
Le soluzioni a carburanti sostenibili come HVO e BIO-GNL, invece, sono più simili al caso base. Questo implica che, sebbene i veicoli elettrici abbiano un costo chilometrico superiore, possono raggiungere la parità di costo con i veicoli a diesel grazie a politiche di supporto come l’eventuale rimozione dei pedaggi autostradali per i veicoli a zero emissioni.
La necessità di accelerare la decarbonizzazione
L’analisi del Politecnico di Milano sottolinea la necessità di accelerare il processo di decarbonizzazione dei settori hard-to-abate del trasporto merci su strada e industia, attraverso investimenti e politiche di supporto.
In Italia, sono necessari tra i 3,6 e i 6,8 miliardi di euro per l’implementazione della tecnologia CCS nel settore del cemento entro il 2050. Tuttavia, l’Unione Europea ha stanziato solo 164 milioni di euro attraverso il programma European innovation fund, un importo che risulta largamente insufficiente per finanziare la transizione.
La decarbonizzazione dei settori hard-to-abate, come il trasporto merci su strada e l’industria del cemento, è una sfida complessa ma fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità fissati dall’Unione Europea per il 2030 e il 2050. È necessario un forte impegno sia da parte delle istituzioni che degli operatori del settore, con politiche di sostegno mirate e investimenti adeguati, per accelerare la transizione verso un futuro a basse emissioni di carbonio.
Per ulteriori dettagli scarica il report del Politecnico di Milano: Zero carbon technology pathways report.
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