Uggè: Costi minimi legge dello Stato, il Tar non potrà annullarli
“I costi della sicurezza sono in vigore, devono essere applicati in quanto derivanti da disposizioni di legge volute dal Parlamento. Il Tar potrà forse obiettare se le delibere assunte dall’Osservatorio siano compatibili con il disposto di legge o sollevare il conflitto di dubbia compatibilità con gli orientamenti comunitari e con i principi costituzionali, ma non annullare un legge approvata dal Parlamento”. Paolo Uggè, presidente di Fai Conftrasporto, torna con forza sul tema decisivo di questa fine d’anno con una nota pubblicata sul sito della sua associazione. “Sappiamo che molte sono le transazioni extra giudiziarie che la committenza ha preferito effettuare – puntualizza poi Uggè – onde evitare sentenze contrarie. Questo è avvenuto sia nel settore petrolifero, della GDO, che nel cemento. Siamo a conoscenza anche che committenze di primaria importanza riconoscono i costi della sicurezza e questo ci conforta. Ecco perché, pur se sempre disponibili a migliorare l’applicazione di quanto in vigore, riteniamo di dover essere coerenti con quelle posizioni assunte a livello unitario” . E insiste: “Continuiamo a registrare la mancanza di ipotesi scritte da parte della committenza sulle proposte che il sottosegretario Improta aveva presentato alle parti. Da parte nostra avevamo dato la disponibilità ad esaminarle purchè avessero come punto di partenza l’impianto in grado di fornire garanzie sul rispetto delle normative sulla sicurezza sociale e della circolazione. Prendiamo atto che ad oggi la committenza ha ritenuto di non raccogliere tale disponibilità”.
Paolo Castiglia