Unatras proclama il fermo per il 9 dicembre
La federazione degli autotrasportatori Unatras ha proclamato il fermo generale dei servizi, che aveva preannunciato nei giorni scorsi. Se non arriveranno segnali concreti dal Governo, in occasione dell’incontro con il ministro Matteoli previsto per il primo dicembre, gli autotrasportatori incroceranno le braccia a partire dal 9 dicembre, per cinque giorni consecutivi.
“Le imprese di autotrasporto italiane”, spiega l’associazione in una lettera inviata al Presidente del Consiglio, “stanno vivendo, complice anche la crisi internazionale e la conseguente flessione della domanda, un momento di estrema difficoltà. Siamo consapevoli del fatto che ci sono fattori indipendenti dall’azione dell’esecutivo che si innestano e aggravano il quadro economico del settore che rappresentiamo, ma proprio per questo è necessario che l’Esecutivo mantenga fede a tutti gli impegni sottoscritti con la nostra organizzazione”.
“Sul fronte delle risorse economiche”, prosegue Unatras, “le aziende attendono ancora 180 milioni di euro che sono stati stanziati sia nelle legge finanziaria 2009 che con la legge 162 del 2008. Il Parlamento intanto ha avviato l’esame della prossima legge finanziaria e contrariamente a quanto garantito dal Ministro Matteoli nel corso dell’ultimo incontro tenutosi nel mese di luglio, non è stato avviato alcun confronto con il nostro mondo per concordare gli indispensabili interventi per la competitività delle imprese di trasporto”.
“Sul fronte dei provvedimenti legislativi regolatori del mercato”, fa notare il sindacato, “dobbiamo registrarne una incompleta emanazione che ha avuto la conseguenza di trasformare ciò che doveva essere una maggiore tutela per le aziende rispettose delle regole e della sicurezza in un formidabile strumento che sta pesantemente danneggiando proprio gli imprenditori seri e qualificati”.
“Le nostre imprese contribuiscono alla crescita e allo sviluppo dell’economia, rappresentano un cardine indispensabile per il nostro paese ma ormai da diversi mesi non hanno avuto la possibilità di interloquire in maniera adeguata con alcun rappresentante del Governo. Sentiamo fortemente la necessità di recuperare un’interlocuzione costante per affrontare le questioni che interssano le nostre imprese ma che sono fondamentali per il paese”.