Unatras: proposte per una transizione verde, digitale ed equa
La transizione verde e digitale del settore della mobilità è già cominciata e i nuovi obiettivi intermedi fissati dall’Ue per il 2035 e 2040 puntano ad accelerare il processo che dovrebbe portare a un’Europa a zero emissioni nel 2050.
Ma secondo Unatras – che oggi è costituita da CNA Fita, Confartigianato Trasporti, FAI, FIAP, SNA Casartigiani, Unitai e vi aderiscono Confcooperative, Legacoop produzioni & servizi e AGCI Associazione Generale Cooperative Italiane – i target si scontrano con un contesto critico in cui le condizioni per realizzarli sono scarse.
L’associazione chiede in primo luogo di introdurre di misure eque e graduali che tengano conto dello stato delle infrastrutture, delle condizioni del parco veicolare e della situazione della viabilità.
In primo luogo è indispensabile lavorare alle infrastrutture per i combustibili alternativi sviluppandole e rendendole accessibili anche a livello di costi. Inoltre “l’Ue dovrebbe favorire, con contributi diretti, la sostituzione del parco veicolare. Un’azione che avrebbe un forte effetto immediato in termini di riduzione delle emissioni e che costerebbe molto di meno di quanto si dovrebbe spendere per ottenere lo stesso risultato con le auto elettriche”, scrive Unatras in un documento che raccoglie osservazioni e proposte dell’associazione.
Un parco veicoli da rinnovare
Il parco veicoli del nostro Paese mostra un grado di vetustà eclatante: il dato dei rimorchi evidenzia che quasi il 50% di essi appartiene ad una fascia di anzianità che va da 15 a 40 anni mentre più del 7% va oltre i 40 anni. E i due terzi del parco veicolare commerciale ha un’anzianità che va dai 17 (euro IV) ai 30 (euro zero) anni, mentre un terzo di esso ha comunque un’età compresa tra i sette (euro VI) ed i tredici (euro V) anni.
Oltre a queste criticità si assiste al paradosso che le imprese che hanno investito in mezzi di ultima generazione e con motorizzazioni alternative al gasolio, subiscono un’impennata eccezionale dei costi del gas naturale e dell’AdBlue.
Anche la viabilità gioca un ruolo importante in un contesto di riduzione delle emissioni: un’adeguata velocità commerciale, l’eliminazione dei colli di bottiglia, la messa in sicurezza della viabilità con una programmazione distribuita nel tempo in maniera tale da evitare che essa stessa rappresenti un grave momento di insicurezza e contribuisca ad aumentare l’inquinamento renderebbe il sistema molto più efficiente.
Le proposte di Unatras
Per sostenere il settore nella fase attuale e garantire che le imprese di autotrasporto possano rimanere uno degli asset fondamentali per la competitività del Paese, Unatras chiede dunque di rendere immediatamente fruibili le risorse stanziate per il settore contro il caro gasolio (D.L. Aiuti quater e Legge di Bilancio); di intervenire in sede di Consiglio Europeo per scongiurare la proposta di soppressione del beneficio del gasolio commerciale, strumento essenziale per la competitività dell’autotrasporto e dei suoi utenti; varare un piano d’azione integrato per contrastare la criticità della carenza di autisti attraverso la riduzione del cuneo fiscale, l’allentamento di alcuni requisiti che limitano l’accesso a tale attività e l’attivazione di specifici percorsi formativi per favorire l’ingresso dei giovani nel comparto; programmare una profonda revisione della regolamentazione dei divieti di circolazione che, capitalizzando i benefici generati dai miglioramenti nella sicurezza attiva e passiva dei mezzi di trasporto, dagli sviluppi nell’infomobilità e dalle mutate abitudini di spostamento degli italiani sulle strade, faccia da vero e proprio “booster” della produttività del settore, recuperando per l’attività gran parte delle oltre 80 giornate di interdizione della circolazione attualmente previste nell’anno.