Unrae: il mercato dei trainati sale a maggio ma cala nei primi 5 mesi dell’anno
Il mercato dei rimorchi e semirimorchi a maggio ha avuto un buon andamento mensile ma, facendo un consuntivo, non si può dire lo stesso su base annuale.
Secondo quanto riportato da Unrae, il cui Centro Studi e Statistiche ha elaborato un’analisi sulla base dei dati di immatricolazione forniti dal ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, il mercato dei trainati con massa superiore alle 3,5 tonnellate ha incassato un +13,6% a maggio 2021 rispetto a maggio 2019 (il confronto col 2020 contrassegnato dalla pandemia non regge), e un –14,7% nel periodo gennaio-maggio 2021 rispetto agli stessi mesi del 2019.
Nel dettaglio, i rimorchi e i semirimorchi immatricolati a maggio di quest’anno sono stati 1.130 verso i 995 di maggio 2019, mentre quelli registrati tra gennaio e maggio del 2021 sono stati 6.470 verso i 7.581 del 2019.
Mercato dei trainati nel 2021: il commento di Paolo Starace, Presidente della Sezione Veicoli Industriali di Unrae
“L’andamento mensile dei primi cinque mesi del 2021 sul 2019 continua a denunciare una sostanziale incertezza del mercato, praticamente sostenuto per intero dai finanziamenti agli investimenti nell’autotrasporto. Il contatore relativo al secondo periodo di finanziamento (2021) ha ormai superato anche per i veicoli rimorchiati il 100% delle risorse messe a disposizione. Il parco circolante, come andiamo denunciando ormai da anni, è pesantemente sbilanciato verso mezzi che hanno un’anzianità eccessiva. Riteniamo, quindi, necessario richiamare ancora una volta l’attenzione del Governo ad adottare misure che introducano agevolazioni strutturali al rinnovo del parco in modo da consentire un’importante accelerazione nella diffusione di veicoli dotati dei più moderni e avanzati dispositivi di sicurezza, che ne garantiscano evidenti e immediati benefici ai fini della loro circolazione.”
Starace: attenzione alle revisioni
Il presidente della sezione Veicoli Industriali di Unrae ha anche commentato l’idea del Mims di estendere anche ai privati la revisione periodica dei mezzi pesanti, rimorchi compresi: “Insistiamo, insieme con altre Associazioni del settore, affinché lo strumento dei controlli possa essere impiegato anche per favorire l’uscita dalla circolazione almeno dei rimorchi privi dei dispositivi di sicurezza più aggiornati. Crediamo, inoltre, che sia giunto il tempo di rivedere nel suo complesso, in coerenza con la disciplina tecnica internazionale e con il progresso tecnologico, le norme del Codice della Strada relative alle masse e dimensioni dei veicoli, il cui mancato aggiornamento costituisce ormai un palese impedimento alla corretta competizione tra i trasportatori italiani e quelli esteri autorizzati a circolare sul nostro territorio in base alle regole sul cabotaggio. Auspichiamo infine che gli interventi effettuati dai competenti Uffici del Mims per completare i dati di immatricolazione dei veicoli allestiti, in modo da poter leggere in maniera più dettagliata il mercato, anche questi su richiesta di Unrae, possano andare rapidamente a regime”.