Unrae: il mercato di rimorchi e semirimorchi in caduta libera
Il mercato dei rimorchi e semirimorchi ha messo a segno un novembre positivo che, però, non è riuscito a compensare l’annus horribilis del settore, in perdita, nei primi undici mesi del 2020, di oltre il 20%.
Il dato arriva dal Centro Studi e Statistiche di Unrae, l’associazione delle case estere, che ha elaborato una stima del mercato dei rimorchi e semirimorchi con massa totale a terra superiore a 3,5 tonnellate. A novembre 2020 si è registrato un incremento delle immatricolazioni del 23,8% rispetto al novembre 2019 (1.382 unità immatricolate contro 1.116) che ha portato il consolidato gennaio-novembre a -22,5% rispetto allo stesso periodo del 2019, con 10.345 unità immatricolate contro 13.347.
“Al dato consolidato – ha osservato il presidente della sezione Veicoli Industriali di Unrae, Paolo Starace – dobbiamo guardare per farci una idea realistica dell’andamento del mercato in prossimità della chiusura di un anno caratterizzato da forti anomalie. I dati mensili risentono di una instabilità che può essere imputabile a diverse cause, legate alla discontinuità storica dei periodi di incentivazione degli investimenti nell’autotrasporto, insieme con le varie chiusure ed aperture di attività amministrative, oltre che produttive, che si sono succedute in quest’ultimo anno nel rispetto delle misure di contrasto al diffondersi della pandemia”.
Se si guarda alle prenotazioni arrivate nei termini previsti per il primo periodo di incentivazione agli investimenti per il 2020 e il 2021, si può notare che è stato impegnato per rimorchi e semirimorchi solo il 71,9% dell’importo disponibile, il che mette in evidenza quanto sia importante che per le varie categorie di autoveicoli finanziabili sia rinegoziata, già per il 2021, la composizione del mix dei contributi, adeguandola coerentemente con le indicazioni che provengono dal mercato.
“Per i rimorchi, per esempio – ha aggiunto Starace – la finanziabilità potrebbe essere estesa anche ai veicoli trainati non predisposti per il traffico intermodale, acquisiti contro radiazione per rottamazione di corrispondenti unità obsolete, a patto che siano equipaggiati con dispositivi che intervengano sull’efficienza del complesso (sostenibilità, connettività, sicurezza) o con allestimenti specifici di ultima generazione, acquisiti anche questi contro radiazione per rottamazione di corrispondente rimorchio obsoleto”.