UNRAE, mercato dei veicoli industriali: un 2024 a due volti che chiude a -0,7%
Transizione green sotto accusa? Lo spiega Paolo A. Starace di UNRAE
Mercato dei veicoli industriali, il 2024 chiude in leggera flessione (-0,7%), immatricolate 28.516 unità sopra le 3,5 tonnellate, i dati UNRAE.
Il mercato dei veicoli industriali chiude il 2024 con un leggero calo dello 0,7% rispetto all’anno precedente, secondo le stime del Centro Studi e Statistiche UNRAE basate sui dati del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Complessivamente, sono state immatricolate 28.516 unità sopra le 3,5 tonnellate, con variazioni significative tra i diversi segmenti di peso.
Nel mese di dicembre 2024, il mercato registra un incremento dello 0,7%, con 1.872 immatricolazioni rispetto alle 1.859 unità dello stesso mese del 2023. Tuttavia, l’andamento è stato disomogeneo tra i vari segmenti.
I veicoli leggeri, con massa compresa tra 3,51 e 6 tonnellate, hanno visto le immatricolazioni raddoppiare rispetto a dicembre 2023. I veicoli medio-leggeri, nella fascia tra 6,01 e 15,99 tonnellate, hanno registrato un incremento del 33,3%, mentre i veicoli pesanti, con massa uguale o superiore a 16 tonnellate, hanno subito una flessione dell’8,6% su base mensile.
Analizzando i dati consolidati dell’intero anno, emerge un quadro variegato. I veicoli leggeri hanno registrato una crescita significativa del 27,8%, mentre i veicoli medio-leggeri e quelli pesanti hanno mostrato rispettivamente una lieve diminuzione dell’1,7% e dell’1,5%.
Nel complesso, il mercato ha subito una flessione di circa 200 unità rispetto al 2023, chiudendo con un totale di 28.516 immatricolazioni.
Transizione green sotto accusa? Lo spiega Paolo A. Starace di UNRAE
“Con dicembre si conclude un anno dai due volti, contraddistinto da un primo semestre in crescita dell’11,5% rispetto allo stesso periodo del 2023, seguito da un secondo semestre caratterizzato da una flessione consistente (-14,2%). Questo scenario era stato ampiamente previsto e proprio per questo erano stati sollecitati interventi mirati per scongiurarne gli effetti. Appelli che, nostro malgrado, sono rimasti inascoltati e che ora devono essere prioritariamente posti al centro dell’agenda del Governo, per evitare che tale trend negativo si protragga nel corso dell’intero 2025”, commenta Paolo A. Starace, Presidente della Sezione Veicoli Industriali di UNRAE.
Starace sottolinea che “le radici del malessere del settore sono profonde e non possono essere certamente attribuite al processo di transizione green. Infatti, sebbene le immatricolazioni dei veicoli a zero emissioni siano aumentate del 119,6%, la stragrande maggioranza dei mezzi venduti continua ad essere appannaggio dei motori endotermici (99,3%)”.
“Alla luce della prossima scadenza dei target di riduzione delle emissioni di CO2 in capo ai soli Costruttori e delle recentissime dichiarazioni del Commissario UE per il Clima Hoekstra, emerge il rischio che le aziende costruttrici pongano in essere soluzioni protettive ma potenzialmente distorsive per il mercato. Risulta, pertanto, urgente una presa di coscienza sulle possibili ripercussioni di tale scenario, non solo sul costo del trasporto delle merci, ma anche sull’occupazione, come già evidenziato nel settore auto. È fondamentale intervenire tempestivamente e porre rimedio attraverso un approccio olistico che coinvolga tutti gli stakeholder a livello sovranazionale”, conclude il Presidente Starace.
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