Unrae: veicoli commerciali in calo -14,1% a marzo 2025, preoccupano i dazi USA
Unrae propone incentivi con credito d’imposta per la ricarica elettrica veloce
Il mercato dei veicoli commerciali continua a soffrire: a marzo 2025 si registra l’ottavo calo consecutivo a doppia cifra, con una flessione del 14,1% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Le immatricolazioni dei mezzi commerciali si fermano a 17.415 unità, contro le 20.280 del 2024: quasi 2.900 mezzi in meno. Lo evidenziano i dati del Report Unrae.
Ma a preoccupare, secondo Unrae, non è solo il calo strutturale del mercato. Sui veicoli commerciali pesa un nuovo fattore di incertezza: l’esclusione dell’automotive dal rinvio dei dazi USA, che rischia di avere ricadute pesanti sul mercato europeo.
Con i dati di marzo, il primo trimestre 2025 chiude con 47.724 veicoli commerciali immatricolati, in calo del 15,2% rispetto allo stesso periodo del 2024. Una frenata che coinvolge tutti i principali canali di vendita e che, secondo Unrae, richiede interventi strutturali.
Veicoli commerciali elettrici fermi, ibridi in calo: la transizione è rallentata
I veicoli commerciali elettrici crescono, ma restano ancora marginali. I veicoli elettrici a batteria (BEV) rappresentano il 3,2% del mercato, raddoppiando rispetto all’1,6% di marzo 2024, ma il ritmo è troppo lento per parlare di vera transizione.
Calano i veicoli commerciali ibridi al 9,2% (7,7% nel trimestre). Le motorizzazioni tradizionali restano dominanti: Diesel: 81,1%, Benzina: 4,1%, GPL: 2,0%, Metano immatricolata 1 sola unità, Plug-in: 0,4%
Dazi USA: nuova incertezza per il mercato dei veicoli commerciali
In un contesto già debole per i veicoli commerciali, si aggiungono le preoccupazioni geopolitiche. Le tensioni commerciali con gli Stati Uniti e l’esclusione del settore automotive dal rinvio di 90 giorni dei dazi rischiano di colpire duramente anche i produttori europei. Le conseguenze potrebbero farsi sentire sulle catene di fornitura, sui costi di produzione e, di riflesso, sull’intero mercato.
Unrae: servono interventi su fiscalità e infrastrutture
Unrae ha accolto con favore la proposta europea presentata il 1 aprile 2025 per introdurre una maggiore flessibilità nel calcolo delle emissioni CO₂: un triennio (2025-2027) per mediare le prestazioni e compensare eventuali scostamenti annuali.
Per Michele Crisci, Presidente di Unrae serve molto di più. In Italia è urgente prevedere un piano strutturale che includa fondi per la revisione della fiscalità, in linea con le raccomandazioni europee. E serve anche colmare il gap infrastrutturale che frena la transizione energetica.
Credito d’imposta per la ricarica elettrica veloce
Unrae chiede che venga introdotto in Italia un credito d’imposta al 50% per investimenti privati in infrastrutture di ricarica elettrica fast (oltre 70 kW), valido per il triennio 2025-2027. Una misura che potrebbe accelerare la diffusione dell’elettrico anche nei veicoli commerciali leggeri.
Dinamiche di mercato per noleggio ed enti
I dati di marzo 2025 dei veicoli commerciali mostrano un calo generalizzato nei canali di vendita, fatta eccezione per le autoimmatricolazioni (stabili al 10%) e per enti e società, che raggiungono il 38,9% di quota di mercato (+2,7 punti):
CO₂ in lieve calo, ma non basta
A marzo 2025 la CO₂ media ponderata dei mezzi commerciali immatricolati scende a 190,5 g/km. In calo dello 0,5% rispetto ai 191,4 g/km dello stesso mese dell’anno scorso. Un segnale positivo, ma ancora insufficiente per parlare di reale inversione di tendenza.
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