Veicoli commerciali e industriali: si arresta il trend positivo. Pesanti -3,8%
Marzo segnala un calo delle immatricolazioni di veicoli industriali. Lo annuncia il Centro Studi e Statistiche dell’Unrae, che sulla base dei dati di immatricolazione forniti dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha elaborato le stime relative all’andamento del mercato per il mese di marzo 2018. La riduzione delle immatricolazioni di veicoli industriali con massa totale a terra superiore a 3,5 t, si porta a -0,3% rispetto allo stesso mese del 2017 (con 2.385 unità contro 2.393). Il risultato è, però, anche il frutto del confronto con lo stesso periodo dello scorso anno che evidenziò un incremento dei volumi superiore al 30%.
Il dato consolidato dei primi tre mesi del 2018 rivela un incremento del mercato pari a 11,9% rispetto allo stesso periodo del 2017 (6.680 unità contro 5.969). Nel comparto dei veicoli pesanti con massa totale a terra uguale o superiore a 16 t si è registrato a marzo 2018 un -3,8% delle immatricolazioni rispetto al marzo 2017 (con 1.917 unità immatricolate contro 1.993), che aveva riportato un sostanzioso incremento a doppia cifra (+44% sul 2016). Per questo comparto, il consolidato dei primi tre mesi rispetto al corrispondente periodo del 2017 registra un +13,5% (5.543 unità contro 4.884).
“I dati rilevati a marzo – commenta Franco Fenoglio, Presidente della Sezione Veicoli Industriali di UNRAE, l’Associazione delle Case Automobilistiche estere – confermano le nostre perplessità circa il sostenuto andamento registrato a gennaio e febbraio e la previsione assolutamente cauta circa la possibile chiusura dell’intero anno 2018. Essi confermano, inoltre, il legame strettissimo tra andamento del mercato e disponibilità dei finanziamenti agli investimenti.
Dando uno sguardo alla composizione del parco e ai dati di immatricolazione per tipo di alimentazione – continua Fenoglio – riteniamo che, nel rispetto del principio della neutralità tecnologica, vadano sostenute anche le motorizzazioni Diesel Euro VI, che in virtù di un miglior rapporto tra costo e capacità di rispetto ambientale, sono ancora un’alternativa efficace al rinnovo del parco e alla riduzione effettiva delle emissioni nocive”.
“Pertanto l’UNRAE – conclude Fenoglio – ha in progetto un’azione di informazione destinata a riequilibrare la percezione di un’opinione pubblica che oggi appare piuttosto confusa sulle reali caratteristiche dei carburanti e una serie di iniziative nei confronti delle forze politiche che stanno dimostrando scarsa attenzione al settore dell’autotrasporto italiano, che pure svolge un ruolo centrale nell’economia del Paese”.