Veicoli industriali, Anfia: alta la preoccupazione per gli impatti da Covid-19
Rallentamenti della produzione, chiusura di alcuni stabilimenti e blocco dell’iter di immatricolazione sono alcuni delle conseguenze derivanti dall’emergenza coronavirus, che impattano sul mercato dei veicoli industriali.
Anfia auspica che si concretizzino rapidamente le misure attuative a supporto degli investimenti del settore autotrasporto, impiegando le risorse già stanziate dal Decreto legge fiscale (12,9 milioni di euro) e dalla Legge di bilancio 2020 (circa 50 milioni di euro).
L’andamento del mercato
I numeri certamente non significativi nell’evoluzione dello scenario derivante dall’emergenza in corso, mostrano un mercato altalenante: veicoli trainati -23,8%; autocarri +9,7%; autobus: +19,9%.
Gli autocarri perdono nel bimestre (-1,2%) ma nel mese di febbraio si registra un incremento del 9,7%. Per area geografica nel bimestre si registra un calo di immatricolazioni nel Nord Italia e un aumento nelle regioni del Centro e del Sud, Isole comprese. In base al tipo, i trattori stradali rappresentano il 52% del totale dei libretti rilasciati, in calo del 2,3%, mentre gli autocarri rigidi, che sono il 48%, risultano allineati ai volumi di un anno fa. Il mercato dei cava-cantiere conta 323 rilasci di libretti di nuovi autocarri, l’8% del mercato, con un incremento di 39 unità. Guardando alle alimentazioni, sono 291 i nuovi autocarri sulla strada che hanno trazione ad alimentazione alternativa, il 7,25% del mercato, di cui 169 a GNL, 106 a metano e 16 ibridi (gasolio/elettrico).
Rimorchi e semirimorchi pesanti, pesanti, ovvero con ptt superiore a 3.500 kg, registrano una perdita a doppia cifra sia nel bimestre -20,6% sia a febbraio con -23,8%. I cali dei primi due mesi del 2020 hanno riguardato tutte le aree geografiche e in particolar modo il Nord-Est.
Gli Autobus registrano un generale andamento positivo. Nel bimestre +19,9% immatricolazioni, segno positivo per gli autobus e midibus turistici (+61,9%) e per i minibus (+124,1%), mentre chiudono il bimestre in flessione gli autobus adibiti al TPL (-7,7%), e gli scuolabus (-25,7%). Altro dato rilevante riguarda l’alimentazione, ben il 13,6% dei libretti rilasciati nei primi due mesi dell’anno ha riguardato veicoli ad alimentazione alternativa: 88 a metano, 15 ibridi (gasolio/elettrico), 10 GNL, 1 elettrico.
Nel dettaglio del mese di febbraio si registra un incremento del 26,7%, crescita per tutti i comparti a eccezione degli autobus adibiti al TPL (-23,7%): incremento a tripla cifra per gli autobus e midibus turistici (+176,7%) e per i minibus (+100%), mentre gli scuolabus chiudono il mese a +6,1%.