Veicoli industriali, mercato a singhiozzo: l’appello di Unrae
“La situazione che stiamo vivendo non può più essere giustificata solo come conseguenza del lockdown in tempo di pandemia, e quindi destinata a risolversi con la ripresa economica, della quale il recupero del trasporto merci è un indicatore determinante. I numeri che leggiamo non sono brillanti, ma quello che ci preoccupa di più è il loro andamento a singhiozzo, derivante dall’impossibilità dei Costruttori di consegnare regolarmente i veicoli a causa della mancanza di componenti. Il rallentamento e la sospensione di alcune produzioni hanno allungato i tempi di consegna, facendo altresì lievitare i costi di produzione, in buona parte sostenuti dai Costruttori stessi”.
È questo il commento di Paolo Starace, presidente della Sezione Veicoli Industriali di Unrae il quale lancia un allarme per un mercato altalenante, come confermato dai dati di luglio e agosto 2021 nonché dal consuntivo dei primi 8 mesi dell’anno.
Unrae: il mercato degli industraili a luglio e agosto 2021
Ma veniamo ai numeri che, ricordiamo, sono elaborati sulla base dei dati di immatricolazione forniti dal Mims.
Rispetto allo stesso mese del 2019, a luglio 2021 i mezzi con massa a pieno carico superiore alle 3,5 tonnellate hanno registrato un +44,4% (2.275 veicoli contro i 1.576 immatricolati a luglio 2019). A trainare la crescita sono stati però solo i pesanti a +65% (1.880 verso 1.137), mentre i veicoli con massa da 3,51 a 6 tonnellate e i mezzi con peso massa totale a terra da 6,01 e 15,99 tonnellate sono calati rispettivamente del 25,7% e del 5,3%.
Ad agosto (2021 verso 2019) i mezzi da +3,5 tonnellate hanno registrato un +20,5% (1.180 contro i 979 immatricolati ad agosto del 2019) ma, dividendo per masse, i veicoli da 3,51 a 6 tonnellate sono stati ancora in flessione (-28,2%). Meglio i mezzi da 6,01 a 15,99 tonnellate (+19%) e come al solito i pesanti da + 16 tonnellate (+23,4%).
Nel consuntivo gennaio-agosto 2021, il mercato degli industriali ha fatto registrare un generale +4,2%N (17.333 contro 16.635) rispetto ai primi otto mesi del 2019, con un calo del 35,8% per i mezzi da 3,51 a 6 tonnellate e dello 0,7% dei medi. Col segno più i pesanti a +7,3%.
Mercato degli industriali: il commento di Paolo A. Starace (Unrae)
“Un miglioramento delle condizioni, che liberi dall’incertezza sul futuro ed eviti un
rallentamento grave del rinnovo del parco in senso sostenibile non può che passare per un ripensamento a livello europeo dell’intera supply chain della filiera automotive dei veicoli commerciali, in particolare quelli pesanti, in quanto beni strumentali operanti in un settore strategico. Il possibile blocco del mercato dei veicoli, che si aggiunge alla endemica carenza di conducenti a livello continentale, è la sfida più pesante e pericolosa che il trasporto merci deve affrontare. Non c’è davvero più tempo da perdere.”