Ztl: cambiano orari e tariffe a Firenze e Roma
E’ entrato in vigore a Firenze il nuovo orario per il carico e scarico merci nel centro storico, fissato ora dalle 7.30 alle 9.00. La decisione del Comune ha creato diverse polemiche. L’associazione Firenze Centro di Confcommercio ha manifestato l’esigenza di un rapido “ricorso al Tar da parte delle tante aziende di trasporto merci vessate come tutte le attività e i cittadini residenti”.
“L’amministrazione è disponibile al confronto: lo abbiamo fatto e lo faremo nelle prossime settimane, ma non si può pensare che ognuno pretenda di decidere sulla base delle proprie esigenze – ha risposto il sindaco Matteo Renzi -. Ogni cambiamento su questi temi è complesso e lo sappiamo. Sappiamo anche che in tante città europee, in un orario diverso, già alle 8 del mattino, il carico e scarico è concluso. Si tratta di cambiare un’abitudine, ci vorrà del tempo; questo creerà dei disagi e ci dispiace, ma noi siamo convinti che non sia possibile avere un centro storico ‘bucherellato’ costantemente. Non è possibile che una città come Firenze abbia un andirivieni di autobus, camion e mezzi nel centro storico a tutte le ore”.
Negli ultimi giorni,poi, non sono mancate discussioni sulla decisione, annunciata dallo stesso Renzi, di pedonalizzare via Tornabuoni e piazza Pitti. Critiche, ad esempio, sono arrivate dalla Consulta comunale degli invalidi.
A Roma, invece, la bozza di delibera che dovrebbe modificare le tariffe ztl sta provocando la rivolta degli artigiani.
“Non vorremmo essere costretti a bloccare coi nostri furgoni gli ingressi alla ztl”, minacciano gli iscritti alla Cna (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa).
Il documento nasce dall’esigenza di limitare l’ingresso dei veicoli più inquinanti nella Capitale, attraverso l’aumento della quota per accedere al centro da parte dei mezzi in questione.
Gli autotrasportatori si sono dichiarati “fortemente preoccupati per un testo che va assolutamente modificato perché aumenta il costo dei permessi per la maggior parte dei mezzi commerciali”.
I veicoli euro 3, potrebbero arrivare a pagare l’accesso 800 euro (anziché 550), per poi diventare del tutto illegali a partire dal 31 dicembre 2013. “Ciò significa che in 900 giorni bisognerà sostituire circa 20mila mezzi, a un ritmo di oltre 22 furgoni al giorno, feste e domeniche comprese – spiega il presidente degli autotrasportatori della Cna, Roberto Orlandi -. A parte il fatto che non credo che il mercato ne produca così tanti, c’è il problema dei due milioni di incentivi che il Comune metterebbe a disposizione per questa operazione. Troppo pochi per far fronte a una tale mole di richieste”.