Mobilità sui treni in Italia: i dati raccolti dai cellulari
Fs italiane e Vodafone Business pubblicano studio sulle abitudini degli italiani
Un lavoro congiunto del Gruppo Ferrovie dello Stato e Vodafone Business ha permesso di analizzare la mobilità all’interno del territorio italiano attraverso il Sims, la piattaforma FS di Geospatial data intelligence che utilizza anche i Big data telefonici.
Allo studio, dunque, le abitudini di mobilità degli italiani per monitorare l’evoluzione e le esigenze del settore dei trasporti e per pianificare al meglio gli investimenti nelle infrastrutture e nei servizi di trasporto.
Le elaborazioni sulle abitudini di trasporto sono state condotte da FS Research Centre, il centro di alta competenza interno al Gruppo FS per lo sviluppo di studi e ricerche sulla mobilità, con il supporto di Vodafone Business e la start-up innovativa Motion Analytica. La raccolta di dati è stata effettuata attraverso Vodafone Analytcs, in grado raccogliere dati dalla rete mobile in tempo reale.
Una sorta di grande fratello ferroviario? I dati raccolti, assicurano Fs e Vodafone erano anonimizzati, pertanto pienamente rispettosi della privacy degli italiani, ma al contempo hanno garantito informazioni precise in quanto a luoghi e tempi. gran parte delle informazioni sono cnfluite nell’ “Osservatorio sulle tendenze della mobilità di passeggeri e merci (I trimestre 2023)” del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Sotto esame circa 23 milioni di SIM, 200 mila celle telefoniche dislocate sul territorio nazionale e 30 miliardi di posizioni giornaliere referenziate.
I risultati più interessanti
Nell’ultimo anno gli italiani che si sono spostati ogni giorno sono stati oltre 35 milioni nei giorni lavorativi (circa il 77% della popolazione di riferimento) e quasi 34 milioni nei giorni festivi (74% della popolazione di riferimento). Ogni viaggiatore ha effettuato mediamente due spostamenti e mezzo al giorno (indicativamente, uno spostamento primario di andata e ritorno e un ulteriore spostamento in alcuni casi), per una distanza complessiva percorsa di circa 47 km al giorno nei giorni feriali e oltre 50 km nei festivi. Le Province non capoluogo di Regione presentano talvolta tassi di mobilità superiori alle altre, forse in ragione delle minori opportunità presenti nei territori e ai conseguenti e necessari spostamenti giornalieri di media e lunga percorrenza. In termini di distanze percorse, ad esempio, gli utenti che vivono in Basilicata e nelle regioni del centro Italia che affacciano sull’Adriatico (ad eccezione della Puglia) si caratterizzano per un maggior numero di chilometri percorsi al giorno.
Le tre stazioni sotto osservazione
Roma Termini, Milano Centrale e Napoli Centrale le tre stazioni monitorate mensilmente. Dai dati relativi al mese di aprile ad esempio, emerge che nella stazione di Roma Termini sono transitate 8,9 milioni di persone, mentre a Milano Centrale 7,3 milioni e a Napoli Centrale 5,5 milioni. Per queste stazioni viene elaborato un approfondimento sulla provenienza e destinazione delle persone, la tipologia di treno utilizzato (se viaggiatore) e il tempo di permanenza all’interno della stazione. Viene inoltre rilevata la tipologia di spostamento, ovvero se è occasionale oppure no.