Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti annuncia un bando da 45 milioni per gli interporti
Il ministero dei Trasporti ha annunciato la prossimo pubblicazione di un bando da 45 milioni di euro per il finanziamento di interventi di completamento della rete nazionale degli Interporti, con particolare riferimento al Mezzogiorno,
“Il segnale importante di una attenzione convinta del Ministero guidato dall’on. De Micheli ed è un primo passo per una valorizzazione della rete interportuale italiana, quale asset fondamentale del Paese”, ha detto Matteo Gasparato, presidente della UIR (Unione Interporti Riuniti), l’associazione che riunisce tutti i 23 interporti italiani.
Le risorse messe a disposizione dal Fondo per gli investimenti e sviluppo infrastrutturale del Paese (2018-2022) sono destinate al completamento della rete nazionale degli interporti, con particolare riferimento al Mezzogiorno.
Si tratta di una misura del cofinanziamento a fondo perduto o con finanza di progetto, tenuto conto che il contributo dello Stato (ai sensi di quanto previsto dall’art. 6 co. 5, punto d) della legge n. 204/1995 conversione del DL 98/1995) non può superare il 60% dell’importo per l’intervento.
Nell’assegnazione delle risorse si terrà conto, tra l’altro, della: coerenza dell’intervento con gli strumenti di pianificazione (“Connettere l’Italia: fabbisogni e progetti di infrastrutture”); effetti dell’intervento sotto l’aspetto della sostenibilità ambientale-energetica e dell’intermodalità finalizzata all’eliminazione di “colli di bottiglia” e allo sviluppo della retroportualità; opere stradali e ferroviarie finalizzate al potenziamento dell’interconnessione fra hub portuali e interporti, nell’ambito dell’area interportuale; fattibilità tecnico economica dell’intervento; connessione alla rete TEN-T (Trans-European Networks – Transportation); attuabilità del progetto in tempi certi, connessa al grado di maturità e condivisione del progetto (cantierabilità); adeguamento fasci di arrivo/partenza, presa/consegna e carico/scarico agli standard europei e conseguente ampliamento dei piazzali, secondo tempistiche coerenti con l’upgrade delle linee afferenti al nodo; elettrificazione di raccordi e/o binari di presa/consegna; interventi sul segnalamento per velocizzare la manovra.