Roma: intesa Campidoglio-Fs per dare nuovo slancio alla ‘cura del ferro’
Dare nuovo impulso alla cura del ferro, sul fronte dei trasporti e della mobilità, nella Capitale. Ecco gli obiettivi: dalla chiusura dell‘anello ferroviario a Roma Nord al nodo di scambio Pigneto con la creazione di una nuova stazione ferroviaria. Lo prevede il verbale di intesa che sarà siglato a breve tra Campidoglio, Reti Ferroviarie Italiane e Fs Sistemi Urbani e che intanto, nel suo schema, è stato approvato dalla giunta di Virginia Raggi. Il documento, nel fare il punto di alcuni degli interventi già previsti in un precedente verbale del 2014, illustra “ulteriori interventi e investimenti programmabili anche per la qualificazione urbanistica delle aree ferroviarie dismesse in uno scenario di breve-medio lungo periodo”.
Tra le azioni citate: “la chiusura dell’anello ferroviario da Vigna Clara all’innesto sulla Roma-Firenze con la realizzazione del nodo di scambio Tor di Quinto, il raddoppio della tratta esistente Valle Aurelia-Vigna Clara e la realizzazione di un innesto sulla linea FL5″ per un costo stimato di 547 milioni da finanziare. Per la realizzazione del nodo di scambio Pigneto si fissano 3 fasi, in base ai finanziamenti disponibili. Si prevede poi la realizzazione di due fermate ferroviarie in città: Massimina e Zama per cui però ancora occorre avviare un progetto di fattibilità economica e tecnica. Alla stazione Tiburtina è prevista una revisione del piano di assetto che riguarda parcheggi e opere di urbanizzazione.
Una cabina di regia, a cui parteciperanno sia l’assessorato alla Mobilità sia quello all’Urbanistica, si occuperà di risolvere di volta in volta tutte le eventuali criticità dei progetti redigendo report semestrali sull’avanzamento delle attività.