Anita: fare sistema per rilanciare la logistica italiana
“L’Italia si colloca al 20° posto per le performance logistiche e, oltre a soffrire di carenze infrastrutturali, si colloca, per quanto attiene il costo della manodopera nel settore logistica e trasporti, al secondo posto, dopo la Svezia, nel rapporto percentuale tra oneri sociali e retribuzioni”. Lo ha dichiarato Thomas Baumgartner presidente dell’associazione Anita nel corso del convegno “La logistica italiana, leva strategica per l’economia internazionale”, che si è svolto a Milano nei giorni scorsi.
Anita registra ancora tempi troppo lunghi di sdoganamento delle merci e eccessiva burocrazia con tempistiche lunghissime per le concessioni edilizie per centri logistici. Per avere un sistema logistico competitivo a livello europeo sarebbe fondamentale eliminare, – secondo Baumgartner – l’alto costo e la poca flessibilità della manodopera. L’associazione propone decontribuzione e defiscalizzazione degli oneri sociali per gli autisti impiegati in tratte internazionali, una sorta di doppio registro come è stato fatto per il comparto marittimo al fine di frenare la delocalizzazione, così da favorire il reshoring e l’aumento di occupazione in Italia.
“È necessario, inoltre, procedere con la piena liberalizzazione del settore ferroviario e favorire l’ingresso di nuovi operatori sul mercato. Ciò creerà le condizioni per sviluppare un sistema competitivo, capace di proporre innovazione, maggiore produttività e miglior rapporto qualità/prezzo, ma occorre che ci sia cooperazione tra le diverse modalità di trasporto: così facendo, ciascun operatore potrà utilizzare quella più conveniente a seconda della tipologia di merce e dei tempi di resa”, ha concluso il Presidente Baumgartner.