Attacchi Houthi nel Mar Rosso: costo dei container in aumento del 61%
Le tariffe dei noli da Shanghai a Genova sono aumentate del 114%
Le azioni degli Houthi dello Yemen hanno già avuto forti effetti sul commercio mondiale (qui il nostro ultimo articolo).
Il canale di Suez, che gestisce il 12% del traffico merci globale e il 30% del traffico di container globale, con un valore annuale di circa un trilione di dollari (SRM, 2023), sta registrando le gravi conseguenze dell’intensificarsi degli attacchi alle navi mercantili che attraversano lo stretto di stretto di Babel-Mandeb e il mar Rosso.
Ritardi nelle consegne, diminuzione dei container e cargo disponibili, aumento delle tariffe di spedizione e trasferimento dei maggiori costi di trasporto ai consumatori finali sono “solo” le più dirette.
L’ISPI, Istituto per gli studi di politica internazionale, ha comunicato che tutte le tariffe mercantili sono al rialzo, proprio quando si stavano smaltendo gli effetti nocivi della pandemia: nella prima settimana di gennaio 2024 l’indice composito di Drewry per i container (World Container Index) è aumentato del 61%, raggiungendo i 2.670 dollari per container da 40 piedi (FEU), con un incremento del 25% rispetto alla stessa settimana dell’anno scorso e dell’88% superiore rispetto alle tariffe medie del 2019 (pre-pandemia).
I noli da Shanghai a Rotterdam sono saliti del 115% (da 1.910 dollari, a 3.577 dollari per FEU), le tariffe da Shanghai a Genova sono aumentate del 114% (da 2.222 dollari, fino a 4.178 dollari per FEU) e verso Los Angeles del 30% (arrivando a 2.726 dollari per FEU).
L’aumento dei costi assicurativi e la riorganizzazione delle rotte
E le previsioni sono fosche con il Drewry che evidenzia ulteriori aumenti delle tariffe spot est-ovest nelle prossime settimane e le compagnie di navigazione che applicano supplementi rilevanti per la dislocazione delle navi o per gli aumenti dei costi assicurativi.
Maersk e diverse altre compagnie hanno annunciato di voler dirottare le navi intorno al capo di Buona Speranza, cioè per una rotta che aggiunge 3.200 miglia e nove giorni di viaggio mentre Hapag-Lloyd introdurrà un servizio navetta via Gedda in Arabia Saudita.
Attraverso il canale non transitano solo container ma anche flussi rilevanti di grano e prodotti petroliferi (80 milioni di tonnellate di grano all’anno, 7 milioni di barili di greggio al giorno). Il traffico di greggio attraverso il canale di Suez era praticamente raddoppiato dopo l’invasione russa dell’Ucraina e anche le grandi compagnie che trasportano rifuse solide e liquide stanno riorganizzando le loro rotte.