Autotrasporto e spedizioni: rinnovato il contratto per i dirigenti. Ecco gli aumenti
“Un accordo equilibrato per 800 professionisti”
È stato siglato l’accordo per il rinnovo della parte economica del contratto nazionale di lavoro per i dirigenti delle aziende di autotrasporto, spedizione merci, servizi logistici e trasporto combinato. Mario Mantovani, presidente di Manageritalia, e Carlo de Ruvo, presidente di Confetra – Confederazione generale italiana dei trasporti e della logistica, hanno sottoscritto il contratto che coinvolge circa 800 dirigenti in 240 aziende, all’interno di un settore che comprende potenzialmente 108.000 imprese.
Mantovani ha sottolineato che si tratta di un accordo equilibrato che consentirà ai dirigenti di recuperare parte dell’impennata dell’inflazione senza gravare eccessivamente sulle imprese. L’accordo rappresenta un passo avanti nella tutela dei diritti dei dirigenti italiani, in linea con le politiche attive e le misure introdotte negli anni da Manageritalia.
Gli elementi dell’accordo e il mix tra aumenti e servizi welfare
Carlo De Ruvo, presidente di Confetra, ha evidenziato che l’accordo completa il rinnovo del contratto dei dirigenti del settore dei trasporti, aggiungendo la parte economica agli interventi di natura normativa già effettuati due anni fa.
L’accordo prevede un importo una tantum di 1.500 euro che sarà corrisposto nel 2023, insieme a un aumento contrattuale di 450 euro lordi mensili entro luglio 2025. Inoltre, è prevista una destinazione di 1.300 euro annui alla piattaforma welfare dirigenti terziario, da spendere per beni e servizi di welfare. Questo adeguamento contrattuale permetterà ai dirigenti di recuperare almeno in parte l’andamento inflazionistico degli ultimi tempi, senza gravare eccessivamente sulle imprese.
Un accordo che completa l’intesa del luglio 2021
L’accordo sottoscritto rappresenta la logica prosecuzione e completamento dell’intesa del luglio 2021, che ha introdotto il welfare aziendale, i servizi di politiche attive e ha apportato modifiche alla normativa dei fondi e degli enti contrattuali. Questo nuovo accordo si concentra sulla parte economica, in quanto gli interventi normativi erano già stati affrontati con l’accordo di proroga del ccnl firmato il 21 luglio 2021.