Bloccati i pagamenti alle imprese italiane dal Congo. Confitarma chiede intervento Governo
Un intoppo burocratico rischia di mandare in default le aziende che importano gas
Grave preoccupazione per la tenuta delle aziende italiane che importano gas naturale dalla Repubblica del Congo. Ad esprimerla è Confitarma che chiede un intervento autorevole e urgente presso le autorità congolesi.
“A causa di impedimenti burocratici locali che stanno bloccando i flussi finanziari dal paese africano verso l’estero, – scrive Confitarma – le imprese saranno costrette ad abbondare il Paese, mettendo a repentaglio le forniture energetiche dalla Repubblica del Congo verso l’Italia”.
Si tratta per la maggior parte di servizi già regolarmente forniti dalle aziende italiane sulla base di regolari contratti con le Oli Majors del paese africano.
particolarmente difficile la situazione di un’associata di Confitarma, la Bambini Spa, azienda il cui fatturato dipende per il 50% dalle commesse derivanti dalla Repubblica del Congo. “Perdurando l’ingiustificato blocco dei trasferimenti di denaro si metterà a serio rischio l’operatività dell’azienda – rende noto l’Associazione – con conseguenze sul regolare adempimento delle obbligazioni finanziare nei confronti di dipendenti e fornitori”.
Per questo Confitarma chiede un immediato intervento del Governo affinché venga risolto nel più breve tempo possibile l’impedimento burocratico con il Congo, trattandosi di forniture essenziali per la strategia di indipendenza energetica messa in campo dall’Italia a fronte della crisi generata dal blocco ai rifornimenti russi per la guerra in Ucraina.