Ceva vince il Logistico dell’anno 2009
E’ Ceva Logistics il “Logistico dell’anno 2009”. Il gruppo, tra i principali operatori logistici al mondo, ha ottenuto il premio per l’eccellenza e l’innovazione nella gestione Hr e nella formazione che viene assegnato ogni anno da Assologistica.
L’associazione raggruppa i maggiori operatori di logistica italiani. Il premio va ad aziende e manager logistici che si sono distinti per avere introdotto innovazioni in diversi ambiti, dalla tecnologia all’immobiliare, fino ai trasporti e all’internazionalizzazione d’impresa. Funziona così: membri di Assologistica, Assologistica Cultura e Formazione e della redazione di Euromerci scelgono le aziende che hanno saputo trasformare l’innovazione in benefici concreti per il business, per le aziende e per i dipendenti.
A decretare il successo di Ceva è stata la realizzazione di innovativi programmi di formazione interna, i cui elementi fondamentali sono basati su esperienze internazionali. Ceva ha identificato le esperienze più significative maturate nei Paesi dell’area Semea e le ha rese replicabili negli altri Paesi come strumenti formativi. Attingere da esperienze internazionali è stata una caratteristica innovativa sviluppata da Ceva per i proprio dipendenti, in grado di creare e rafforzare la vision globale dell’azienda e delle sue procedure. I programmi di formazione sono stati realizzati nel 2009 attraverso corsi tagliati sul business e attività trasversali nella Regione Sud Europa, Medio Oriente e Africa (Semea).
Secondo Gian Paolo Naef, direttore Hr di Ceva per l’area Semea, “la centralità delle persone è uno dei valori cardine di Ceva. Abbiamo dimostrato che anche in momenti caratterizzati da incertezza economica è possibile trovare una strada diversa per mantenere alta l’attenzione e l’impegno alla formazione e dunque nei confronti delle persone”.
Il programma premiato da Assologistica prevede una proposta formativa basata su argomenti che possano dare valore aggiunto all’attività lavorativa quotidiana, misurabili attraverso appositi indicatori (Key Performance Indicators) e tarati sulle effettive esigenze di approfondimento dei dipendenti. L’internazionalizzazione dei corsi consente uno scambio di esperienze e competenze di eccezionale valore. In Italia, i risultati della prima metà dell’anno hanno visto il 28% della forza lavoro impiegatizia coinvolta nella formazione e una percentuale di adesione alle iniziative che sfiora il 100%.