Conftrasporto-Confcommercio: ecco le priorità per il Piano di Ripresa e Resilienza
Anche Conftrasporto-Confcommercio ha partecipato all’ultima audizione alla Camera (ne avevamo parlato anche qui) sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
La Confederazione delle imprese di trasporto e logistica ha, nell’occasione, presentato il documento con le priorità per il comparto: transizione green per trasporto marittimo e terrestre, digitalizzazione e intermodalità.
“Le più recenti revisioni del Pnrr hanno, purtroppo, eliminato gli incentivi al rinnovo sostenibile delle flotte delle navi e del parco dei veicoli per il trasporto merci, previsti nelle precedenti bozze – Ha affermato il segretario generale di Conftrasporto Pasquale Russo – È un sacrificio non condivisibile perché, per le imprese di trasporto, rinnovare la flotta o i veicoli costituisce il principale investimento produttivo. Non si tratterebbe quindi di uno ‘sterile’ sussidio, ma di un supporto alla mobilitazione di maggiori capitali privati, una sorta di immediata e concreta attuazione dell’effetto leva che il documento, peraltro, auspica possa essere, in generale, attivato al fianco degli investimenti pubblici”.
Per Conftrasporto, le misure a sostegno della transizione green non possono interessare solo il trasporto pubblico locale, come si legge nel Pnrr, ma considerare anche il rinnovo delle flotte marittime che, pur operando nel mercato libero, sono impiegate in servizi di trasporto pubblico locale.
“Per le esigenze di sostenibilità della finanza pubblica e delle sacche di inefficienza della spesa pubblica, sarebbe opportuno sostenere con più determinazione gli investimenti privati delle mprese, strutturalmente deboli in Italia e drasticamente colpite dall’emergenza – ha aggiunto Russo – È indispensabile adottare misure che ne sostengano direttamente gli investimenti per promuovere trasporti più competitivi e ‘green’ al servizio dell’economia nazionale”.
Conftrasporto ha anche evidenziato come il pieno adeguamento della disciplina del Registro Internazionale alle prescrizioni della Decisione della Commissione Europea dell’11 giugno 2020, con un’estensione dei relativi benefici al personale imbarcato sulle navi battenti bandiera europea, sia un’opportunità da cogliere, per il significativo impatto positivo sull’occupazione dei marittimi comunitari.