Fercam: una nuova filiale collega Livorno con la Tunisia
Da maggio è operativa a Livorno presso l’Interporto Amerigo Vespucci, una nuova filiale Fercam, dedicata al collegamento con la Tunisia. L’azienda amplia la propria offerta verso il Nord Africa con due collegamenti settimanali in partenza da Livorno, Civitavecchia e Salerno, che si aggiungono alle partenze bisettimanali dal porto di Genova.
Su questa relazione Fercam ha disposto un importante numero di semirimorchi telonati, furgonati, megatrailer e frigo (per merci deperibili come frutta e prodotti alimentari) che vengono imbarcati sulle navi Cotunav e Grimaldi. Oltre ai servizi a carico completo si effettuano anche i servizi di distribuzione internazionale con centri di consolidamento presso le filiale di Rho (Milano), Prato (Firenze) e Padova, dove è presente personale specializzato, in grado di seguire costantemente le spedizioni. In Tunisia il traffico viene coordinato e seguito dalla filiale Fercam di Tunisi con rispettivi magazzini e dogane interne, dove viene fornito anche un servizio di assistenza e consulenza per il disbrigo delle operazioni doganali import ed export in Tunisia e Libia.
“Le categorie merceologiche trasportate sono numerose e precisamente: fashion, frutta, materiali per l’edilizia e automotive. Molto spesso sulla relazione vengono spedite dall’Italia merci in conto lavorazione o semilavorati e dalla Tunisia ripartono una volta confezionati e/o assemblati prodotti finiti – spiega Hans Splendori, Sales Director della Divisione Transport -. Grazie alla nostra competenza e presenza capillare sul territorio riteniamo sia nostro compito e Vanto essere in grado assistere anche le PMI nel loro sforzo di internazionalizzazione; noi disponiamo del know how necessario per agevolare i nostri clienti nell’accesso sul mercato tramite il disbrigo delle pratiche doganali e altri servizi di assistenza di cui possono avere bisogno quando si affacciano su nuovi mercati tanto diversi da quello europeo. Per i prodotti in arrivo in Italia dalla Tunisia, oltre ai lavorati si tratta in particolare di prodotti del settore ortofrutticolo, che grazie alla nostra capillare rete di distribuzione europea siamo in grado di distribuire in tutta Europa. Proprio in questi giorni, con il caldo torrido, stiamo rifornendo una grande catena alimentare di cocomeri tunisini in quanto il mercato italiano non è in grado di soddisfare la straordinaria richiesta di questi frutti. Altrettanto interessante come merceologia la mela altoatesina che attraverso la Tunisia raggiunge le tavole libiche”.