Fermerci: crescita dell’associazione del 250%, ma il trasporto ferroviario merci segna una brusca flessione
L’organizzazione è passata da 9 soci fondatori a 60 impese aderenti. Fra associati diretti e indiretti, il gruppo rappresenta il 72% del traffico ferroviario
In 18 mesi Fermerci è cresciuta del 250%, oggi sono aderenti 60 imprese che operano nel settore, rappresentano il 72% del traffico ferroviario merci nazionale e occupano circa 12000 addetti.
I dati sono stati presentati nel corso della recente assemblea dell’associazione di categoria che rappresenta una parte del sistema del trasporto ferroviario merci in Italia.
Il presidente di Fermerci, Clemente Carta, in apertura dei lavori ha fatto un bilancio dei primi 18 mesi dell’associazione. L’organizzazione è cresciuta del 250% passando da 9 soci fondatori a 60 impese aderenti, fra associati diretti e indiretti, il gruppo rappresenta il 72% del traffico ferroviario nazionale in termini di treni-km, occupa circa 12000 addetti e produce un fatturato aggregato pari a 3 miliardi, infine investimenti previsti in Italia fino a 2 miliardi.
Trasporto ferroviario merci in Italia in forte calo nel 2023
“Il bilancio positivo della crescita associativa, purtroppo, non vale per lo stato di salute del trasporto ferroviario merci in Italia, in forte calo nel 2023 e con aspettative preoccupanti per il 2024”, scrive l’associazione.
Un calo, spiegano da Fermerci, sicuramente imputabile a cause contingenti, nazionali ed internazionali: hanno influito in particolare l’interruzione dei valichi alpini, gli eventi alluvionali che hanno colpito Emilia-Romagna e Toscana e le interruzioni ferroviarie necessarie alla realizzazione dei cantieri per le opere PNRR.
Secondo le previsioni di Fermerci, nel 2024, questa situazione non migliorerà almeno fino a metà anno, inoltre le interruzioni ferroviarie programmate aumenteranno nel numero.
Questa situazione, conclude Carta, “mette in allarme non solo il nostro settore, ma anche interi comparti e numerose imprese clienti della logistica ferroviaria. Per questo motivo la nostra organizzazione insisterà con tutte le azioni necessarie, parte di esse già avviate, verso tutti gli interlocutori istituzionali, internazionali, nazionali e locali”.