Giachino (FI): Logistica motore di sviluppo dell’Italia
“Concordo con la relazione di Confetra che rivendica il ruolo strategico della logistica per lo sviluppo del Paese”. Lo ha dichiarato Bartolomeo Giachino, responsabile nazionale Trasporti di Forza Italia, in una nota all’indomani dell’assemblea nazionale organizzata da Confetra, che si è svolta a Roma in occasione della celebrazione del suo 70° anniversario.La relazione sottolinea il contributo che può dare la logistica alla crescita del Paese a condizione che vengano rinnovate le infrastrutture portuali, aeroportuali e i trafori alpini.
“Non posso però dimenticare che Confetra aveva approvato sia la Legge Obiettivo che il Piano Nazionale della logistica del 2006 e quello del 2012-2020, cui avevano lavorato due Governi Berlusconi. Purtroppo il Governo Monti non solo sciolse la Consulta dei trasporti e della logistica di cui Confetra faceva parte, ma mise nel cassetto il Piano della logistica a cui avevo lavorato io. È la linea che portò i Governi Berlusconi, non altri – prosegue Giachino – a ottenere dall’Europa che ben quattro corridoi ferroviari del futuro (un vero e proprio asset di sviluppo) passassero nel nostro Paese con ben tre grandi snodi a Novara, Verona e Padova”.
Giachino ha poi manifestato apprezzamento per la ripresa dei lavori rispetto allo sviluppo delle Autostrade del mare e del Ferrobonus: “Due misure ideate dai Governi Berlusconi e che sbloccai io quando ero al Governo. Constatiamo però che salvo il cargo aereo i volumi trasportati sono ancora inferiori no solo al 2007 ma al 2011. Io mi auguro con tutto il cuore, da italiano e a da padre di tre figli, che il Piano Delrio abbia successo anche perché dopo quattro anni di governi non eletti la crescita è bassissima ed è dovuta in gran parte a Draghi e al calo del prezzo del petrolio. Sono lieto che il Piano Delrio, come il Ministro ha detto in Senato, abbia ripreso anche i lavori del Piano cui avevo lavorato e che fu messo nel cassetto da Monti. Il mio Piano però affrontava il mutamento del paradigma della vendita del trasporto da Franco fabbrica a franco destino la norma che aiuterebbe più di tante altre cose la logistica italiana a riappropriarsi di funzioni e di lavoro rispetto alla logistica estera”.
Il responsabile FI poi critica il lento sviluppo delle politiche a favore della distribuzione urbana delle merci, aggiungendo che la maggior crescita arriverà soprattutto dal potenziamento dei porti e dalla realizzazione dei trafori alpini: “Per cogliere le opportunità offerte dall’ampliamento del Canale di Suez e dal gigantismo navale, occorre che vadano avanti i contenuti concordati dalle tre regioni del Nord Ovest e dal ministro Delrio a Novara, a partire dalla nuova diga foranea di Genova, utilizzando i fondi FESR e i fondi del Piano Junker”.
“Occorre – ha concluso Giachino – che tutto il mondo dei trasporti e della logistica, dal marittimo agli spedizionieri, dalle società di logistica all’autotrasporto, sostengano insieme con il Governo e il Parlamento il ruolo decisivo del motore di crescita della logistica”.