Giornate di azione logistica: 11 ottobre presidio dei sindacati a Roma
La manifestazione è collegata al programma organizzato dal sindacato europeo ETF per sensibilizzare datori di lavoro e istituzioni sul ruolo degli operatori del settore
L’11 ottobre, a Roma, davanti al ministero del Lavoro, Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti metteranno in atto un presidio collegato al programma “Giornate di azione logistica” proclamato da ETF, la federazione europea dei sindacati dei trasporti.
Le giornate, programmate nelle prime due settimane di ottobre 2023, prevedono una serie di attività: seminari dedicati alla logistica, azioni di protesa e workshop formativi sulla rivoluzione tecnologica che sta investendo il settore.
L’obiettivo è quello di porre sotto i riflettori il ruolo essenziale dei lavoratori del comparto nell’economia e nella società.
Al momento, il calendario europeo prevede un appuntamento il 3 ottobre a Londra con la sigla Unite the Nation, il giorno successivo a Bruxelles con la Btb e il 5 ottobre a Madrid.
Altre iniziative saranno precisate in Danimarca, Germania, Francia, Norvegia, Slovacchia, Turchia, Bulgaria e Ucraina.
Il Manifesto dei lavoratori della logistica
Con l’occasione, ETF presenterà il “Manifesto dei lavoratori della logistica” elaborato allo scopo di sensibilizzare datori di lavoro e istituzioni su tematiche come lavoro dignitoso, contrattazione collettiva, fine dei contratti precari, regolamentazione del settore logistico e trasparenza dei finanziamenti.
“Le nostre economie e le nostre vite non sono mai state così dipendenti dalla rapida circolazione delle merci e dall’accesso ai servizi forniti dai lavoratori della logistica dei trasporti – si legge nel manifesto -. Lo shopping online e la consegna rapida hanno mantenuto in vita le persone e l’economia durante la pandemia. In Europa, il settore della logistica vale oltre 1 miliardo di euro e dà lavoro a milioni di persone. La sua importanza economica attira finanziamenti pubblici attraverso agevolazioni fiscali e investimenti nelle infrastrutture. Eppure, nonostante sia così parte integrante delle nostre economie, il lavoro logistico è scarsamente regolamentato e i lavoratori non sono tutelati”.
Tra le questioni più calde il sindacato cita l’outsourcing, il lavoro interinale e il lavoro autonomo fittizio, ma anche salari non adeguati, lavoro precario e scarsa rappresentanza sul posto di lavoro.
Tutti aspetti che poi incidono anche su salute e sicurezza, “messe a repentaglio dai nuovi strumenti digitali e di automazione che monitorano costantemente la loro produttività e aumentano il loro carico di lavoro”.
ETF, quindi, chiede a datori di lavoro, governi nazionali e alle istituzioni dell’UE di collaborare “per migliorare e regolamentare il lavoro nella logistica e per fornire le tutele necessarie per rendere il lavoro logistico sostenibile per i lavoratori e la società in generale”.