Intermodalità: accordo Sangritana-Honda per il trasporto di componenti
I problemi della viabilità autostradale, la necessità di decarbonizzare i trasporti, i nuovi modelli di supply chain richiedono un ripensamento delle reti di trasporto dalla gomma alla ferrovia a servizio delle eccellenze produttive abruzzesi per aumentare la competitività nel segno della transizione ecologica.
Per rispondere a queste nuove necessità, Sangritana e Honda Industriale Italia hanno siglato un accordo per il trasporto dei componenti provenienti dall’oriente attraverso il porto di Trieste e destinati allo stabilimento in Val di Sangro. L’accordo è stato siglato oggi presso l’Interporto di Manoppello.
L’accordo, insieme a quello già esistente per il comparto automotive di Atessa con la Polonia e, recentemente, con la Walter Tosto, segna una svolta nel sistema dei trasporti regionali in cui Sangritana svolge un ruolo di partner strategico per i collegamenti con l’Asia e Nord Europa lungo la dorsale adriatica.
I nuovi scenari del trasporto ferroviario merci
La firma dell’accordo è stata l’occasione per riflettere su trasporti ed ecosistema industriale regionale: il dibattito è stato articolato in due tavole rotonde nel corso delle quali esperti di primo piano nel panorama nazionale hanno analizzato i nuovi scenari del trasporto ferroviario merci e l’impatto che la crisi internazionale ha avuto su di essi, con un focus, nella tavola rotonda successiva, sulla strategia regionale per la logistica ed il trasporto ferroviario delle merci.
Honda ha annunciato l’obiettivo di neutralità carbonica entro il 2050 e, per la divisione motocicli, da oggi, la sfida è anticipare questo risultato al 2040.
Sangritana punta a un nuovo modello di trasporto intermodale e punta a servire anche le aziende che operano sul territorio regionale, come dimostra l’accordo con Honda Italia, che per la prima volta intraprende la strada ferrata aumentando la propria connotazione verde ed efficientando la propria supply chain.
L’azienda ha inoltre annunciato l’importante investimento in locomotive di ultima generazione dotate del modulo ultimo miglio in modo da ottimizzare l’intera catena del trasporto ferroviario.