Interporti: Uir propone il modello italiano per il nord Africa
La risorsa del modello degli Interporti italiani come integratori e razionalizzatori dei flussi di traffico. Questa il tema portato all’attenzione del 9° Forum di trasporto e logistica del Mediterraneo, svoltosi a Barcellona nel Salone Internazionale della logistica 2011, dal presidente dell’Unione Interporti Riuniti, Alessandro Ricci.
Ricci ha voluto sottolineare in particolare l’opportunità rappresentata dall’infrastruttura italiana per i Paesi del nord Africa.
Il bacino del mediterraneo risulta composto ancora da paesi troppo eterogenei da un punto di vista economico e soprattutto infrastrutturale, questo rallenta e inficia notevolmente i processi di sviluppo stando ai quali da anni si sostiene che gli stessi possano rappresentare, nella fornitura di servizi di trasporto, un’alternativa ai paesi nord europei traducendo in azioni concrete quelle che tutt’ora rimangono solo potenzialità.
Dal forum è emersa l’evidenza che paesi, quali Egitto, Algeria, Marocco dispongono di risorse finanziarie ingenti che il Presidente Ricci ritiene opportuno canalizzare nella giusta direzione anche perché valutazioni infrastrutturali errate o mal calibrate possono ripercuotersi negativamente su un sistema economico più ampio frenando dinamiche di sviluppo anche nel breve periodo.
In questo gli Interporti italiani possono e devono giocare un ruolo che deriva loro dall’esperienza pluriennale che li caratterizza e che li vede impegnati quotidianamente in attività di trasporto dalle quali qualsiasi transazione economica può prescindere.
“E’ evidente che il problema dei Paesi del mediterraneo non è di natura finanziaria – ha sostenuto il Presidente Alessandro Ricci nella sua relazione – ma, tralasciando le questioni di stabilità politica, la loro è più un’esigenza di know how tecnico e specializzato, cosa che gli interporti italiani hanno quando si parla di trasporto intermodale, di immobiliare logistico, di servizi a valore aggiunto inseriti in un contesto di programmazione generale”.