Interporto Bologna: accordo con CGIL, CISL e UIL per uno spazio condiviso per le attività sindacali
Uno spazio all’interno del polo logistico di Bologna allo scopo di favorire lo svolgimento dell’attività sindacale, oggi più che mai presidio di legalità e democrazia negli ambiti di lavoro. E’ questo il frutto di un recente accordo tra le organizzazioni sindacali Confederali di CGIL, CISL e UIL e Interporto Bologna SpA.
Si è quindi condiviso che, in virtù del progetto di costruzione di una nuova palazzina uffici in Interporto che sarà edificata nel corso del 2020 nei pressi dell’ingresso principale dell’infrastruttura, le Organizzazioni sindacali saranno destinatarie di uno spazio da dedicare per lo svolgimento delle attività.
Inoltre, nella logica di poter offrire ai lavoratori anche un presidio di associazioni che agiscono nel terzo settore e per il tempo libero, condividono di destinare alla Fitel Emilia Romagna (Federazione Italiana Tempo Libero promossa da CGIL, CISL e UIL) uno spazio idoneo.
Infine, per incontrare le esigenze delle varie realtà religiose presenti all’interno del sito interportuale, si condivide l’idea di prevedere un luogo utile per svolgere i rituali previsti.
Roberto Rinaldi (UIL Emilia Romagna e Bologna), Fatima Mochrick (CISL Bologna), Stagni Giacomo (CGIL Bologna) hanno dichiarato: “L’intesa raggiunta in sede interportuale va in continuità con quanto realizzato in altri hub con cui abbiamo sottoscritto dei protocolli per la legalità. Anche all’Interporto di Bologna siamo riusciti ad avviare un percorso che dia la possibilità alle migliaia di lavoratrici e lavoratori di avere, oltre ad un presidio di legalità, come lo sono le sedi sindacali, anche un luogo per poter esercitare liberamente il proprio credo religioso. Così come è scritto nella nostra Costituzione. Ma, oltre alla dimensione religiosa, l’accordo prevede che sia messo a disposizione dei lavoratori uno spazio dove realizzare percorsi ed attività per il proprio tempo libero. Legalità, welfare, diritti sono la stella polare del nostro essere sindacato. Le criticità emerse con il Covid richiedono però, oggi più che mai, uno sforzo maggiore in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”.