Logistica, arrivano i carrelli elevatori guidati a distanza
Prodotto il primo carrello elevatore controllato a distanza. La soluzione è frutto della collaborazione tra Geodis e Phantom Auto, esperti di software per il controllo da remoto a lungo raggio per veicoli senza pilota.
Una modalità di lavoro rivoluzionaria nel settore logistico
I primi test positivi si sono svolti in Francia (Levallois e Le Mans) nell’ambito di una collaborazione pluriennale tra Geodis, Phantom Auto e Fenwick-Linde per creare il primo carrello elevatore azionato da remoto in grado di essere controllato a migliaia di chilometri di distanza. È precursore di una modalità di lavoro rivoluzionaria nel settore logistico, dando opportunità anche a quella fetta di popolazione storicamente poco rappresentata come le donne, le persone con disabilità fisiche o quelle geograficamente isolate.
La soluzione utilizza un carrello elevatore Fenwick combinato con un software per il controllo a distanza, sicuro, network-agnostic e interoperabile della Phantom per consentire di azionare il veicolo da parte di lavoratori distanti, aumentando l’efficienza e l’utilizzo delle apparecchiature. Ad esempio, un lavoratore può utilizzare da remoto molteplici carrelli elevatori in diversi magazzini in svariati momenti della giornata, il tutto da un’unica postazione centrale.
Gli operatori a distanza di Geodis, detti anche conducenti digitali, potranno “spostarsi telematicamente” da un veicolo all’altro e da un magazzino all’altro con un semplice clic, stando comodi in un ufficio distaccato. Il software di Phantom fornisce agli operatori remoti di Geodis, la possibilità di tenere sott’occhio in tempo reale ogni veicolo, consentendo loro di guidare i veicoli in sicurezza e con sicurezza ovunque sia più comodo.
Tutti i vantaggi di un carrello elevatore a distanza
Il programma di carrelli elevatori a distanza contribuisce a: ridurre gli infortuni e aumentare la sicurezza complessiva nei magazzini, ridurre il numero di persone che fisicamente si trovano all’interno dei magazzini e migliorarne il comfort dei lavoratori, creare nuovi lavori che impiegano operatori remoti, e resistono alle sfide del tempo e possono essere svolti in un ambiente di lavoro d’ufficio, assumere persone con eventuali disabilità fisiche che limitano l’uso dei carrelli elevatori tradizionali nonché persone appartenenti a quella fetta di popolazione storicamente meno rappresentata, assumere persone provenienti da regioni diverse dall’ubicazione dei magazzini, incluse le aree di maggiore disoccupazione.
Fonte: comunicato stampa Geodis