Logistica e transizione ecologica al centro del workshop Logista-The European House Ambrosetti
“La logistica e la sfida della sostenibilità”. E’ questo il titolo del workshop realizzato da Logista in collaborazione con The European House – Ambrosetti, che ha visto il confronto tra istituzioni e aziende.
In rappresentanza delle istituzioni sono intervenuti Pina Picierno, Vicepresidente del Parlamento Europeo, Alessandro Morelli, Viceministro alle Infrastrutture e mobilità sostenibili, Mauro D’Attis e Agostino Santillo. Logista, Iberdrola, Vailog e Volta Trucks hanno portato sul tavolo obiettivi e strategie spiegando come per far fronte all’emergenza climatica sia necessario intraprendere un percorso fatto di azioni concrete.
Azioni che, ha ricordato il Vice Presidente di Logista Italia, Federico Rella, devono tenere conto della necessità di coniugare la sostenibilità ambientale con l’esigenza di mantenere la competitività sui mercati.
Piccoli passi per costruire un futuro sostenibile
“La molteplicità di soluzioni tecnologiche ancora non consolidate rende particolarmente complessa la pianificazione degli investimenti in particolare per i mezzi di trasporto – ha continuato Rella -. A ciò si aggiunge la dotazione non ancora omogenea delle infrastrutture di ricarica e rifornimento sull’intero territorio. Nonostante ciò il nostro impegno quotidiano è volto minimizzare l’impatto delle nostre attività, perché siamo un’azienda che ha a cuore la salvaguardia del pianeta. Come Logista vogliamo essere parte attiva della società e lasciare il segno. La riduzione delle emissioni di C02 del 30% entro il 2030, l’utilizzo di elettricità prodotta da fonti rinnovabili in tutte le nostre strutture e le numerose certificazioni ambientali ottenute, non sono che dei piccoli passi di un lungo percorso volto alla costruzione di un futuro sostenibile”.
Picierno ha evidenziato il ruolo centrale della logistica per la sostenibilità e la transizione ecologica: “La logistica è il cuore, la locomotiva, di un intero sistema di scambi che attraversa ogni settore della produzione, del consumo, dei rapporti commerciali interni ed esteri. Le intenzioni sono chiare, come anche gli obiettivi: essere leader mondiali in ambito green, in tutti i suoi contesti, nella ricerca, nella tecnologia, nella produzione, nel trasporto. Ma per farlo c’è bisogno di sostegno, di programmazione, di creare un ecosistema adeguato: è questa la sfida principale che ci attende, affinché l’Italia sia forte e strutturata nella competizione globale”.
Morelli ha messo l’accento sulla diversità dei tempi necessari ai vari settori produttivi per la transizione ecologica, giudicando sbagliato imporre decisioni ideologiche e cercando invece di favorire la transizione, senza correre il pericolo di perdere aziende o interi settori produttivi che hanno bisogno di più tempo per adeguarsi, rischiando di favorire i competitors di altri paesi. “Il nostro compito – ha aggiunto – è mettere a disposizione del mercato le infrastrutture necessarie a favorire il passaggio all’elettrificazione e all’impiego di idrogeno prodotto da fonti rinnovabili“.
Sui modi di produrre energia elettrica e idrogeno per i mezzi di trasporto è intervenuto Santillo, membro della Commissione Lavori pubblici del Senato, secondo cui se non si ha certezza che la produzione di elettricità e idrogeno provenga da fonti rinnovabili, allora è meglio non affrettare i tempi della transizione, altrimenti si procura ulteriore danno all’ambiente.
D’Attis, membro della Commissione Bilancio della Camera, ha rilevato come la logistica sostenibile debba essere comunque orientata allo sviluppo, e come lo Stato debba mettere le aziende nelle condizioni di procedere verso la transizione anche mediante la semplificazione normativa e il Sistema-Paese debba agire per rafforzare la propria competitività.