Logistica portuale e riforma dei porti: Rixi affronterà i temi anche in sede europea
Il viceministro ai Trasporti Edoardo Rixi ha anticipato a Genova alcuni degli argomenti oggetto della riforma
Dovrebbe essere un ridisegno complessivo quello che il Governo intende mettere in campo per la riforma dei porti. A partire dalle numerose mozioni presentate alla Commissione Trasporti della Camera che verranno discusse nelle prossime settimane. Dalla discussione emergerà l’eventuale legge delega la Governo, ma il viceministro ha chiarito che prima di procedere il Ministero intende discutere in sede europea per “inquadrare il nostro sistema portuale come un pilastro logistico per l’intero continente”.
Parlando a margine del convegno che ha inaugurato la Genoa Shipping week a palazzo San Giorgio, sede dell’Autorità di sistema portuale del Mar ligure occidentale, Rixi ha spiegato che “il lavoro per arrivare alla riforma della portualità procede”.
“Ci interessa risolvere i problemi degli operatori ma anche evitare norme a livello europeo che possano rischiare di compromettere la catena logistica come la conosciamo. – ha aggiunto il viceministro – C’è la necessità di condividere scelte e razionalizzare il sistema, che vuol dire anche avere processi autorizzativi e di controllo più lineari in un sistema che si è sviluppato con elementi di concorrenza fra singoli scali che invece deve essere rivolta al traffico internazionale”.
Dunque non solo una riforma legata al tema delle banchine, bensì una rivisitazione totale che affronti temi come lavoro, governance, integrazione fra porti e retroporti e aree logistiche. Puntando ad una gestione “unitaria della rete logistica nazionale”.