Logistica: ripartono i lavori del Piano Nazionale
Con una convention organizzata a Roma nell’ormai sede storica del Piano, lo spazio Cisl di via Rieti, sono ripresi ieri i lavori per la piena operatività del Piano Nazionale della Logistica voluto dal sottosegretario ai Trasporti Giachino.
Così come avvenne già con la presentazione dello scorso mese di luglio, sala gremita di operatori del settore e rappresentanti delle varie filiere del trasporto. La sintesi delle attività svolte dallo scorso mese di luglio è stata affidata al coordinatore scientifico del Piano, Rocco Giordano, alla presenza del presidente della Commissione Trasporti della Camera Mario Valducci.
Al centro del dibattito il miglioramento dell’efficienza logistica del Paese attraverso una serie di misure che vanno dai porti agli interporti, alla distribuzione urbana delle merci alla riduzione dei tempi di attesa al carico e allo scarico.
L’anno appena cominciato sarà il vero banco di prova per le 51 azioni previste dal Piano e approvate a dicembre dalla Consulta per l’autotrasporto e la logistica: un terreno temporale sul quale dimostrare che non si tratta di semplici enunciazioni di principio ma di azioni in grado di migliorare concretamente la disastrata situazione logistico-infrastrutturale del Paese.
Del resto lo stesso sottosegretario ai Trasporti –e presidente della Consulta- Giachino ha affermato ieri che dopo il periodo della gestione dell’emergenza, che ha caratterizzato in pratica tutto il mandato del Governo fino ad oggi, è arrivato il momento della programmazione e della pianificazione per lo sviluppo.
In attesa quindi della piena operatività del Piano non ci resta che parlare dei criteri con cui è stato fino ad oggi elaborato. Non a caso ieri è stato citato il «metodo Attali», dal nome dell’economista francese a cui Nicolas Sarkozy consegnò la guida di un organismo trasversale per formulare proposte di crescita economica in Francia. Anche in questo caso la partecipazione ai lavori per la realizzazione delle linee guida del Piano è stata ampia e globale. La distribuzione, nel corso della convention di ieri, di questionari a tutti gli operatori presenti (che saranno valutati dal Comitato Esecutivo della Consulta costituito nello stesso pomeriggio) ha rafforzato la sensazione della voglia di allargare a tutti, ma proprio a tutti, la possibilità di esprimere opinioni in merito al Piano.
Poi, ovviamente, le idee non possono essere tutte conformi, così come i tanti e variegati interessi che compongono la filiera logistica del nostro Paese. Ma è proprio sulla sintesi di tutte le esigenze in campo, oltre che sulla loro operatività, che si misurerà la riuscita del progetto.