Logistica: Zero Gradi, appuntamento il 29 maggio a Lainate per un workshop sulla catena del freddo
La catena del freddo resta uno dei comparti più dinamici del nostro settore, oltre che di primaria importanza per la salute e la sicurezza della nostra società. Esistono però sensibili differenze tra Italia e resto dell’Europa, sia a livello normativo che operativo.
Di questo si parlerà al workshop TForma, promosso da Lamberet Italia, a cui parteciperanno come testimonial importanti operatori logistici italiani e francesi. L’appuntamento è per il 29 maggio dalle ore 14 presso la prestigiosa cornice di Villa Litta a Lainate (Milano).
Ogni anno il macro argomento della logistica del freddo viene trattato da un punto di vista diverso. Resta costante il nome del Workshop – ZERO GRADI – e chi lo organizza – TFORMA – di volta in volta con partner differenti. Quest’anno, promotore dell’evento è Lamberet, azienda operativa nel settore della costruzione di rimorchi e semirimorchi a temperatura controllata e dell’allestimento coibentato per i veicoli commerciali.
Il sottotitolo di questa terza edizione è: Sicurezza, normative e best practice nel trasporto a temperatura controllata. Il tema è semplice: raffrontare le norme e le regolamentazioni di questo tipo di trasporto in Italia e all’estero, con particolare attenzione al mercato francese. Per questa ragione, tra i numerosi ospiti, ci sarà Stéphane Frederich, CEO di DSF72, primario operatore logistico d’Oltralpe. Insieme a lui anche Log-In Group di Milano, specializzato nel trasporto alimentare e Chiggiato Trasporti, che si occupa prevalentemente del trasporto farmaceutico.
Nei settori alimentare e farmaceutico, lo scopo della catena del freddo è quello di mantenere i prodotti a una bassa temperatura durante tutte le fasi del processo, dalla produzione fino all’acquisto finale da parte del consumatore. La catena del freddo è il ciclo attraversato da tutti i prodotti, alimentari e farmaceutici, che durante il percorso dal produttore al consumatore hanno bisogno di essere mantenuti ad una data temperatura costante, che ne preserva qualità, igiene e sicurezza.
“È importante il mantenimento della catena del freddo”. Con questa espressione il legislatore fa comprendere il valore del controllo delle temperature durante tutte le fasi della supply chain per ridurre il rischio di shock termici che possono alterare le proprietà dell’alimento o del farmaco. A risentirne sarebbe il consumatore, in termini di qualità e sicurezza.
Sarà cura di Paolo Volta, giornalista e consulente di economia dei trasporti, aprire l’incontro affrontando queste tematiche e dando una panoramica del mercato. Un mercato ancora in crescita (+2,9% il comparto del farmaco rispetto al 2016), anche se si registra un rallentamento del trend.
Mauro Sarrecchia, consulente di normative del trasporto e rappresentante di Assotir, farà invece un quadro sulle leggi che regolano questo comparto in Italia e nel resto d’Europa, dando poi vita alla tavola rotonda con gli operatori internazionali presenti al tavolo dei relatori (DSF72, Log-In Group e Chiggiato Trasporti). Fondamentale il ruolo dei costruttori e dei componentisti del settore che hanno la responsabilità di rendere efficiente ed efficace il trasporto di prodotti alimentari e farmaceutici.
In primis Lamberet che oggi è in grado di offrire un’ampia gamma di rimorchi, semirimorchi e veicoli commerciali che coprono le esigenze di trasporto a temperatura controllata da 1 a 100 metri cubi. Ismaele Iaconi, Commercial Marketing Director di Lamberet S.p.a., spiegherà quali sono gli strumenti e le nuove tecnologie applicate al trainato e alla consegna dell’ultimo miglio, per assicurare qualità e sicurezza richieste da questo tipo di trasporto.
Insieme al veicolo, poi, lo pneumatico è un elemento fondamentale per rendere efficace il trasporto. La digitalizzazione del servizio permette di rispettare il timing delle consegne e ottenere la massima affidabilità del prodotto. Gabriele Insardà, Marketing Manager Commercial di Goodyear Dunlop Tires Italia, affronterà proprio questo argomento.
A sua volta Cristiano Sturaro, direttore generale di SAF-Holland Italia, spiegherà come le nuove tecnologie applicate agli assali siano in grado di venire incontro alle specifiche esigenze degli operatori della catena del freddo.