Interporti più efficienti, sicuri e sostenibili: ok della Camera alla nuova legge
Definito il ruolo di preminente interesse nazionale degli interporti nella rete infrastrutture strategiche per lo sviluppo del Paese
Nuovo passo avanti per la legge di riforma del interporti. Arriva il via libera Camera con 125 sì, ora la parola passa al Senato.
Con il nuovo orientamento si definisce il ruolo di preminente interesse nazionale degli interporti nella rete infrastrutture strategiche per lo sviluppo e per la modernizzazione del Paese.
Ciò significa che la rete degli interporti costituisce, nel suo insieme, una delle infrastrutture fondamentali per il sistema nazionale dei trasporti ed è strettamente pertinente al perseguimento di interessi pubblici di rilievo generale.
La nuova legge introduce una disciplina quadro che abroga quella del 1990. Il testo ripropone, in gran parte, una proposta di legge già presentata nella scorsa legislatura
L’Italia conta attualmente 24 interporti e la nuova normativa prevede che il potenziamento della rete non vada oltre un massimo di 30.
La programmazione è affidata al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che si avvale del Comitato nazionale per l’intermodalità e la logistica.
Il testo ripropone, in gran parte, una proposta di legge già presentata nella scorsa legislatura.
Rotelli primo firmatario: Soddisfazione per la nuova Legge quadro sugli Interporti
Grande apprezzamento per l’approvazione alla Camera della Legge quadro sugli interporti è stato espresso da Mauro Rotelli, deputato di Fratelli d’Italia e Presidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori pubblici.
Rotelli è primo firmatario della Legge quadro sugli Interporti.
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“Dopo 34 anni durante i quali la logistica internazionale ha visto profondi mutamenti e il potenziamento dell’intermodalità, anche attraverso la creazione dei corridoi Ten-T, si è approvata una legge che vuole realizzare una rete di interporti efficiente, sicura e sostenibile. A queste infrastrutture viene ora riconosciuto il ruolo di attori fondamentali per lo sviluppo e la valorizzazione per l’economia della Nazione”, ha aggiunto.
Digitalizzazione e sostenibilità negli interporti
Rotelli ha spiegato che la legge riscrive il paradigma di queste infrastrutture in chiave di digitalizzazione e sostenibilità superando sostanzialmente l’intera legislazione in materia.
Opera una ricognizione sugli interporti esistenti e stabiliti i requisiti oggettivi per l’individuazione di nuovi interporti affinché siano anche ‘hub verdi’, dotati di impianti di energia rinnovabile e di sistemi certificati di risparmio energetico.
“Sono certo che l’iter di questa legge quadro procederà spedito anche nell’altro ramo del Parlamento e che la nostra Nazione potrà beneficiarne ben presto per l’implementazione e lo sviluppo economico dell’Italia”, ha concluso.