Porti fulcro della logistica. Per Conftrasporto necessario sveltire le opere
Il Presidente di Conftrasporto Pasquale Russo è intervenuto alla Camera evidenziando il ruolo fondamentale dei porti italiani nel sistema logistico nazionale
“Occorre un sistema più snello per realizzare le infrastrutture e superare localismi e particolarismi delle singole modalità di trasporto”. Ad affermarlo il presidente di Conftrasporto – Confcommercio Pasquale Russo intervenuto alla Camera in Commissione Trasporti.
Russo ha evidenziato che proprio per i porti passa una fetta notevole del sistema di logistica e di trasporti italiano che bisogna rendere il più possibile competitivo. Secondo Conftrasporto la soluzione consiste nell’accorciare i tempi di pianificazione, programmazione e realizzazione delle opere, superando anche il nodo irrisolto dei dragaggi.
“Va superata l’attuale disciplina, complessa e iniqua, delle concessioni portuali, per creare un comune campo da gioco dove la corretta concorrenza tra le imprese private possa produrre tutti i benefici attesi”, scrive Russo. “Sugli organismi di gestione – ha aggiunto il presidente di Conftrasporto – va preservata la loro natura pubblica, recuperando però, nella governance, un ruolo più attivo degli operatori privati, almeno nei passaggi chiave di indirizzo delle attività, estranee al rischio di conflitto di interessi”.
E non va sottovalutato per la confederazione il ruolo della transizione ecologica, dall’indipendenza energetica delle banchine portuali fino alla riduzione delle emissioni, che può servire a rendere più competitivi i porti.
“Per ridurre le emissioni, vanno inoltre realizzati tempestivamente gli interventi di cold ironing, individuando modelli di regolamentazione adeguati e trasparenti che privilegino soluzioni di mercato, senza aggravio di compiti, oneri e responsabilità in capo alle imprese portuali, e con tariffe competitive”, ha affermato ancora Russo. “Occorre infine favorire la costituzione di comunità energetiche portuali e affrontare con determinazione la questione della resilienza dei porti agli effetti dei cambiamenti climatici, con uno specifico piano di intervento”.