Porto di La Spezia: parte la logistica 5.0
Presentato il progetto di rilancio alla presenza del Ministro Fitto, del viceministro Rixi e del Governatore Toti
Pronto al rilancio in grande stile di tutte le attività sotto il segno dell’innovazione e della logistica il Porto della Spezia. Se ne è discusso nel convegno intitolato “Sotto il segno del porto” tenutosi questo venerdì mattina all’Auditorium Bucchioni.
A sintetizzare lo spirito spezzino il Presidente dell’Autorità Portuale Mario Sommariva che ha dichiarato, tra l’ironico e il serio: “Non abbiamo nessuna intenzione di recitare la parte del vaso di coccio fra due vasi di ferro (Genova e Livorno) perché di coccio proprio non siamo”.
Ha invece sintetizzato il lavoro in programma la Segretaria Generale, Federica Montaresi: “Il rilancio del nostro porto? Transita attraverso quello che potrebbe essere chiamato il progetto “La Spezia 5.0”, un rilancio in grande stile della formula logistica vincente che da sempre ha caratterizzato La Spezia, di coordinamento fra porto, ferrovia, retroporto, insieme a digitalizzazione avanzata al punto da essere diventata un brevetto (unico caso in Italia), semplificazione doganale, approccio innovativo ai servizi, tra cui la recente implementazione di un servizio shuttle camionistico fra porto e retroporto”.
Alla convention hanno preso parte il Ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR, Raffaele Fitto, il viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Edoardo Rixi e il Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti.
E proprio il Ministro Fitto non ha escluso l’inserimento della linea strategica ferroviaria Pontremolese fra La Spezia e Parma nell’accordo di programma, tenendo così a battesimo il progetto della Zona Logistica Semplificata.
Ha invece sottolineato la capacità di coesione tra pubblico, privato e operatori del porto il Presidente della Regione Toti, che proprio per questo ritiene il Porto di La Spezia in grado di “realizzare un modello di sviluppo che merita di essere perseguito anche a livello nazionale per l’integrazione fra diverse vocazioni economiche”. “La logistica resta importante – ha detto ancora Toti – ma lo sono anche le crociere, il turismo, il diporto, la nautica, la capacità di affrontare la transizione ecologica”.
E nelle conclusioni, affidate al viceministro Rixi è stata sottolineata l’importanza della sfida rappresentata dal Pnrr. “Sfida che sta trasformando il Paese e le sue infrastrutture in un enorme cantiere e che richiede quindi una strettissima collaborazione. Il rinnovo infrastrutturale sia in campo ferroviario sia in quello autostradale inevitabilmente sta creando disagi e limitazioni all’operatività quotidiana sia nel campo della logistica sia in quello della mobilità. Per questo è necessaria una forte collaborazione fra pubbliche amministrazioni e privati, una digitalizzazione della catena logistica e quindi la realizzazione di una piattaforma che consenta di non trasformare l’investimento di oltre 200 miliardi in atto nel settore infrastrutturale in un black out operativo che solo l’eccezionale flessibilità e un know-how tecnologico, che è invidiato all’Italia anche da grandi Paesi avanzati, sta scongiurando”.