Servizi postali, Aicai: le disposizioni del DDl Concorrenza rischiano di penalizzare il settore
Le disposizioni sui servizi postali contenute nel DDL Concorrenza, in discussione in Senato, “potrebbero svantaggiare il mercato nazionale”. L’allarme arriva dall’AICAI (Associazione Italiana Corrieri Aerei Internazionali che riunisce DHL, FedEx e UPS) che scrive: “anziché semplificare le norme e ridurre i carichi regolatori rischiano di introdurne e aggiungerne di nuovi penalizzando la competitività delle PMI italiane”.
La posizione è stata evidenziata dalla presidente Nazzarena Franco nel corso dell’audizione presso la Decima Commissione Industria del Senato.
La proposta di revisione periodica del Servizio Universale
Sulla proposta di revisione periodica del Servizio Universale e i rischi per il segmento della consegna pacchi, l’Aicai spiega: “L’andamento negativo del settore della corrispondenza spinge le istituzioni a svolgere una riflessione su come rivedere la fornitura dello stesso. Tuttavia, riteniamo necessario separare questo segmento, che affronta dei fallimenti di mercato, da quello dei pacchi, invece molto concorrenziale, e quindi capace di generare crescita su spinta dell’ecommerce e delle imprese italiane, soprattutto PMI, che competono su scala mondiale. Per questo pensiamo non sia necessario introdurre ulteriori oneri oltre a quelli già presenti e che la revisione del Servizio Universale debba avere come oggetto solo i mercati con comprovati fallimenti di mercato, come appunto quello della corrispondenza”.
Gli associati AICAI, spiega Franco, non svolgono servizio universale e operano principalmente nel segmento B2B, lavorando a fianco di tantissime aziende, grandi ma soprattutto PMI, per sostenerne l’export. “Questo è il valore che produce sul mercato un network integrato come il nostro – prosegue Franco -. Si pensi che oltre un terzo dell’export italiano a valore viaggia con i corrieri aerei. Per AICAI estendere a questo settore ulteriori oneri, oltre a quelli già presenti, ne limiterebbe fortemente la concorrenza a livello internazionale, nel confronto con altri mercato europei. Ecco perché auspichiamo una maggiore condivisione, attraverso opportune consultazioni, di ogni iniziativa di revisione dell’attuale quadro normativo”.
L’estensione del ROC (Registro degli Operatori di Comunicazione)
L’altro aspetto su cui punta i fari AICAI riguarda l’estensione del ROC (Registro degli Operatori di Comunicazione) agli operatori postali e di consegna pacchi. Secondo la presidente Franco non c’è motivo di estendere il Registro agli operatori postali, tenuto conto anche che “i corrieri aerei sono già iscritti quali soggetti abilitati all’attività postale presso il MISE e al ROC per le attività di call center. Anche in questo caso l’introduzione di ulteriori regole restrittive o nuovi oneri senza le necessarie e opportune distinzioni, rischia concretamente di costituire un boomerang”.
“Le stesse considerazioni – conclude la Presidente AICAI – sono alla base delle nostre perplessità sul tema del contributo al funzionamento dell’Autorità, che rende l’Italia un unicum a livello europeo in termini di onerosità della contribuzione, il più alto in assoluto, e rappresenta uno svantaggio competitivo nel mercato unico europeo. A questo si aggiungono le altre contribuzioni al funzionamento chieste da altre autorità, come quella dei Trasporti e l’Antitrust. È evidente l’effetto di duplicazione del contributo, chiesto da Autorità che svolgono funzioni spesso in sovrapposizione. Anche questo è uno svantaggio per l’Italia”.