Tnt Express: sciopero il 19 luglio, niente accordo tra azienda e sindacati
Il 19 luglio nuovo sciopero nazionale del personale di Tnt Express. Lo annunciano unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, in seguito alla firma del verbale di mancato accordo con l’azienda di logistica sulla procedure di mobilità di 854 dipendenti decise dalla multinazionale.
Durante l’incontro, che si è svolto ieri, i sindacati di categoria hanno chiesto il ritiro di queste procedure sottolineando “la necessità di misurarsi con un diverso piano industriale in grado di salvaguardare i livelli occupazionali. Allo stesso tempo – spiegano in una nota – abbiamo respinto il processo di delocalizzazione in atto nel nostro Paese, presente nel piano aziendale, che porterà alla riduzione delle attività e al trasferimento in altri Paesi”. Secondo quanto riportano Filt, Fit e Uilt, “Tnt ha ribadito nuovamente che non è nelle condizioni di modificare il piano industriale ma di ricollocare solo 170 lavoratori sugli 854 esuberi, come già annunciato nell’incontro precedente”. Una proposta “del tutto insoddisfacente” a giudizio delle organizzazioni sindacali, le quali hanno evidenziato “l’urgenza di un intervento del ministero dello Sviluppo Economico per l’avvio di un tavolo che affronti la vertenza”.
Durante l’incontro, che si è svolto ieri, i sindacati di categoria hanno chiesto il ritiro di queste procedure sottolineando “la necessità di misurarsi con un diverso piano industriale in grado di salvaguardare i livelli occupazionali. Allo stesso tempo – spiegano in una nota – abbiamo respinto il processo di delocalizzazione in atto nel nostro Paese, presente nel piano aziendale, che porterà alla riduzione delle attività e al trasferimento in altri Paesi”. Secondo quanto riportano Filt, Fit e Uilt, “Tnt ha ribadito nuovamente che non è nelle condizioni di modificare il piano industriale ma di ricollocare solo 170 lavoratori sugli 854 esuberi, come già annunciato nell’incontro precedente”. Una proposta “del tutto insoddisfacente” a giudizio delle organizzazioni sindacali, le quali hanno evidenziato “l’urgenza di un intervento del ministero dello Sviluppo Economico per l’avvio di un tavolo che affronti la vertenza”.
Sul verbale di mancato accordo, viene specificato che “l’azienda chiederà di essere convocata dal ministero del Lavoro al fine di proseguire il confronto in fase amministrativa”.