Uggè (Conftrasporto-Confcommercio): la svolta green non fermi il potenziamento delle infrastrutture
Conftrasporto-Confcommercio dice no alla proposta di un superministero che riunisca Innovazione e Trasporti.
L’associazione di categoria, oltre a ribadire la propria soddisfazione per il riconoscimento della funzione logistica evidenziato dal premier incaricato Mario Draghi (ne avevamo parlato qui), evidenzia in una nota alcuni punti su cui avanzare una riflessione.
Le priorità della logistica italiana. Il commento del presidente di Confrasporto-Confcommercio Paolo Uggè
La logistica – ha affermato Uggè – è sostanzialmente tempo. Il riconoscimento della sua funzione (è la prima volta che un Presidente incaricato pone la questione logistica come obiettivo primario) è di buon auspicio e va nella giusta direzione. Per queste ragioni, secondo Conftrasporto, il governo dovrebbe puntare non solo su una mobilità delle merci interconnessa, ma dare impulso alla realizzazione delle infrastrutture portuali, stradali e ferroviarie, attraverso l’accessibilità, gli interscambi tra le diverse modalità, al fine di connettere il Paese.
Ugge: no a un superministero
Uggè si scaglia contro l’idea di un nuovo superministero: “L’idea di un ministero che, unitamente ai temi green, affronti anche quello dei trasporti, ci pare tuttavia poco realizzabile. Soprattutto, potrebbe essere presa a pretesto dagli ambientalisti-Jahidisti per bloccare quelle che sono le opere infrastrutturali necessarie. Sarebbe un controsenso rispetto alle linee programmatiche sulle quali si realizza il nuovo Esecutivo”.
L’impegno dell’Italia sul fronte della sostenibilità
Conftrasporto evidenzia due dati sui quali chiede riflessione. Il primo: nel 2017 (dato attualmente invariato) l’economia italiana ha prodotto 6,8 tonnellate di emissioni pro-capite di gas climalteranti, l’Eurozona 7,9 e la Germania 10,8. Se invece si vogliono considerare le emissioni per euro di Pil, parliamo di 236 grammi in Italia e 275 per la Germania. La media europea è 265. Segno che il nostro Paese ha fatto, sul fronte delle emissioni, meglio della media europea. Da evidenziare inoltre che, per quanto riguarda la tassazione, un camion euro 6 produce un costo esterno per litro di carburante pari a circa 13 centesimi di euro, mentre paga di sola accisa netta 40,3 centesimi di euro.
ll secondo dato è sull’accessibilità. Se l’Italia avesse la medesima accessibilità esistente in Germania potrebbe realizzare un recupero sul Pil di circa 90 miliardi di euro (dati elaborati dall’Ufficio Studi Confcommercio).
Alla luce di queste considerazioni, Conftrasporto ribadisce la necessità che gli interventi del nuovo Esecutivo, pur negli indispensabili interventi green, non divengano l’alibi per bloccare la realizzazione di una politica di sviluppo che trova nelle opere infrastrutturali la sua realizzazione.