Uiltrasporti chiede un piano dei trasporti armonico, integrato ed efficace
“Poche settimane prima della chiusura dell’anno, in legge di stabilità sono state destinate risorse a sostegno dell’intermodalità, nel trasporto delle merci, valorizzando il trasporto marittimo e il trasporto ferroviario. Ritengo questa scelta un primo passo verso un trasporto delle merci maggiormente competitivo, efficiente e sostenibile per l’ambiente e per la competitività delle imprese”. Lo scrive in una nota il segretario della Uiltrasporti, Claudio Tarlazzi in cui si chiede anche una programmazione politica dei trasporti, perché fino ad oggi “non è mai esistito un piano dei trasporti integrato, armonico ed efficace, che guardi al sistema nel suo complesso e non ai singoli comparti ora scollegati tra loro”.
Tarlazzi definisce indispensabile una maggiore sinergia tra i vari nodi logistici, tanto per la mobilità delle persone quanto per la mobilità delle merci: “Migliorare i collegamenti e determinare una efficace intermodalità, superando il gap logistico, che ci rende poco competitivi, è fondamentale perché il nostro Paese possa divenire attrattivo per nuovi insediamenti e la nostra economia possa crescere in modo strutturato; se ripartono le produzioni, aumentano gli occupati, cresce la capacità di spesa dei cittadini e, quindi, si rilanciano i consumi. Questo è quello che ci aspettiamo nel 2016, per il sistema nel suo complesso”.
Uiltrasporti manifesta poi preoccupazione per la scelta del Governo di privatizzare il gruppo FSI, definendola “una mera operazione di cassa, non utile al Paese, che porterebbe a svendere un’azienda dello Stato che va bene e produce utili che dovrebbero essere reinvestiti, nei segmenti aziendali deboli come il cargo e il trasporto locale, invece che essere ripartiti tra gli azionisti, correndo, inoltre, il rischio che i privati non continuino a garantire quelle tratte non remunerative riducendo ulteriormente il diritto alla mobilità dei cittadini che nel nostro Paese è già carente. Ci auguriamo che il Governo, per pochi miliardi che non giustificano una tale svendita, ci ripensi”.
Tarlazzi esprime infine soddisfazione per il rinnovo del CCNL dei dipendenti delle aziende di trasporto pubblico locale, atteso da otto anni, ma precisando che il sistema debba essere sostenuto da una riforma organica che sul piano legislativo indirizzi il settore al necessario processo di industrializzazione, mediante la corresponsabilizzazione tra Stato e Regioni e attraverso la valorizzazione e tutela della professionalità delle lavoratrici e dei lavoratori.