Unioncamere Puglia: un workshop sulle priorità logistiche della regione
I problemi ma anche le prospettive di sviluppo della logistica pugliese – una rete con più di novemila aziende e oltre 55mila dipendenti – sono stati al centro di un workshop organizzato Unioncamere Puglia. Una vera e propria consultazione dal basso tra oltre cento aziende e professionisti sulle necessità della regione, proposte che confluiranno in un Libro Bianco delle priorità logistiche regionali.
La Puglia può contare su 10.500 km di rete stradale, 843 km di rete ferroviaria, tre porti (Bari, Taranto e Brindisi), tre aeroporti (Bari, Taranto e Brindisi) e un interporto regionale.
“Una dotazione infrastrutturale discreta – spiega Antonello Fontanili, direttore di Uniontrasporti – ma con troppe differenze tra territori e in particolare la zona di Lecce che è carente anche perché distante dagli asset principali. L’alta velocità Napoli-Bari consentirebbe di collegare meglio i due capoluoghi, ma occorre investire anche sulla retro-portualità del porto di Bari per permettere che le merci che arrivano in porto possano portare un valore aggiunto al territorio, attraverso la realizzazione di un distripark, ovvero di un polo logistico integrato, approfittando anche delle opportunità delle Zes che devono partire e che potranno portare nuovi investimenti e nuovi insediamenti sul territorio”.
La rete pugliese nel dettaglio
In Puglia la maggiore concentrazione di aziende di logistica è a Bari (37%), seguita da Foggia (19%), Lecce (13%), Taranto (12%), Brindisi (10%) e Bat (9%). Dal 2020 al 2021 le aziende sono aumentate. Erano 9.069, sono 9.106; gli addetti (fonte INPS) erano 51.752, sono 55.461.
La specializzazione più diffusa è il trasporto via terra, con 6.704 aziende. A offrire più lavoro, mediamente, sono le micro imprese (6.916), seguite dalle piccole (846), dalle medie (131) e dalle grandi (22).
Cosa chiedono le imprese
Luigi Triggiani, segretario generale di Unioncamere Puglia, ha spiegato che nel complesso attraverso l’indagine Deliver, le imprese chiedono di completare tutti gli interventi programmati nei tempi previsti, con un occhio di riguardo al potenziamento all’intermodalità. L’adeguamento della statale 16 Adriatica è l’intervento considerato prioritario dal 47,1% delle imprese della manifattura e dal 68,5% del trasporto e logistica. Seguono il completamento del corridoio Jonico per la manifattura (35%) e l’ampliamento della SS172 dei Trulli per le imprese del trasporto e Logistica (23,3%).