Ups dona 35 mila dollari ad Anlaids Lombardia
Ups e Anlaids Lombardia sono nuovamente insieme, un binomio che si è trasformato in una partnership strategica alla quale la multinazionale, ha deciso di continuare a dedicare energie e risorse economiche.
La donazione di 35 mila dollari che Anlaids Lombardia ha ricevuto da Ups verrà impiegata per sviluppare il progetto “L’altra faccia dell’Hiv/Aids:povertà ed emarginazione” contro il disagio sociale, relazionale e professionale della persona sieropositiva.
L’evento per la consegna si è svolto a Milano presso la sede di Anlaids Sezione Lombarda alla presenza del Consiglio Direttivo dell’Associazione, del Presidente Prof. Mauro Moroni, di alcuni volontari e del management di Ups.
“Con la Fondazione Ups continuiamo a condividere valori e azioni, la donazione ricevuta è molto importante per la nostra Associazione poiché ci consente di potenziare la nostra attività e un mirato lavoro di sostegno alle persone sieropositive che, a causa della loro particolare condizione, sono soggetti a povertà ed esclusione sociale”, ha dichiarato Mauro Moroni.
In Italia sono circa 40.000 le persone contagiate dall’infezione da HIV che non sanno di esserlo. La Lombardia continua a tenersi stretto il triste record di nuovi casi di infezione da HIV: un terzo del totale nazionale, di cui la metà si concentra a Milano e nell’hinterland. Ma anche Brescia e Bergamo hanno il triste primato di casi di contagio. Nel 2008, 40.000 lombardi hanno ricevuto prestazioni sanitarie per l’HIV, e 2.000 sono quelli che ogni anno si rivolgono agli ospedali avendo scoperto di essere sieropositivi, più di 5 al giorno.
L’infezione da Hiv è ancora oggi uno stigma sociale. Le persone sieropositive sono oggetto di pesanti pregiudizi: una persona con Hiv viene vissuta come un individuo con cui può essere rischioso avere rapporti nella vita quotidiana.
Con il progetto “L’altra faccia dell’HIV/AIDS: povertà ed emarginazione” Anlaids Sezione Lombarda fornirà un sostegno materiale e concreto alle persone sieropositive. Inoltre, l’infezione da HIv ha effetti traumatizzanti nei rapporti sociali ed affettivi delle persone sieropositive: tendono ad isolarsi e sono costrette a nascondere la loro malattia per paura di essere emarginati.
Contemporaneamente, il progetto intende promuovere, in modo partecipativo e solidaristico, la crescita e la cultura del volontariato tra i giovani.
Il corso di formazione gratuito della durata di 40 ore è finalizzato al reclutamento di 50 volontari di età compresa tra i 18 e 40 anni. Il corso sarà aperto anche alle persone sieropositive che vogliano rendersi disponibili per raccontare e condividere la loro esperienza.