Ups: nel 2011 utile in crescita del 24%
Ups ha annunciato un incremento dell’utile del 24% per quanto riguarda il primo trimestre del 2011. L’utile diluito per azione ha raggiunto 0,88 dollari, pari ad un incremento del 24% rispetto all’utile rettificato del medesimo periodo dell’esercizio precedente attestatosi a 0,71 dollari. I ricavi globali sono aumentati del 7,3% generando una crescita del 21% dell’utile operativo che si è attestato a 1,4 miliardi di dollari.
“Nonostante il rapido aumento dei prezzi del carburante e le difficili condizioni atmosferiche, Ups è riuscita a conseguire ottimi risultati nel primo trimestre – ha affermato Scott Davis, Presidente e CEO di Ups -. Ancora una volta Ups ha dimostrato di avere a disposizione un portafoglio globale solido e un modello operativo integrato in grado di produrre un’ulteriore crescita dei margini”.
Per il trimestre chiuso al 31 marzo 2011, il volume pacchi consegnato da Ups è pari a 957 milioni di pezzi e il margine operativo è cresciuto di 130 punti base attestandosi all’11,3%. Nel periodo in esame, il margine operativo è aumentato di 240 punti base rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Nel primo trimestre 2010, Ups ha registrato 175 milioni di dollari di oneri che hanno ridotto l’utile per azione rettificato di 0,18 dollari per azione. Tali oneri sono stati generati dalla riorganizzazione del segmento di spedizioni interne agli Stati Uniti, oltre che da una minusvalenza sulla vendita di una business unit operante nel settore Supply Chain e una modifica dello status fiscale di una controllata tedesca.
Nel trimestre UPS ha generato un free cash flow di 900 milioni di dollari, nonostante i versamenti anticipati ai piani pensionistici pari a 1,2 miliardi di dollari. Gli investimenti effettuati dall’azienda nel periodo in esame ammontano a 400 milioni di dollari.
Nel mese di febbraio la società ha inoltre esteso il servizio UPS Express Freight a Israele e Slovacchia. Si tratta di due mercati emergenti, che si stanno rapidamente trasformando in veri e propri hub per l’high-tech, l’automotive e altri settori produttivi. UPS ha inoltre annunciato per il periodo in esame l’estensione ad altri 10 porti asiatici del servizio Preferred LCL Ocean Freight, che riduce del 40% i tempi delle consegne port-to-door negli Stati Uniti per le spedizioni LCL (less than container load).