Rinasce Valle Ufita: fondi europei per un nuovo polo logistico in Campania
La Piattaforma logistica di Valle Ufita, in provincia di Avellino, riceverà 120 milioni di euro provenienti dai fondi europei Fesr
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha siglato un accordo con la Regione Campania con la messa a disposizione di 120 milioni di euro per la realizzazione della Piattaforma logistica di Valle Ufita, in provincia di Avellino, Campania.
Il finanziamento proviene dai fondi europei Fesr ed i lavori partiranno all’inizio del 2026.
Il Polo logistico, il cui studio di fattibilità da parte di Rete ferroviaria italiana è giunto alla fase finale, realizzerà un’area di scambio intermodale ferro-gomma delle merci a servizio delle aziende insediate nella Zona Zes e prossima alla Stazione Hirpinia dell’Alta Capacità ferroviaria Napoli-Bari, la cui entrata in esercizio è prevista proprio nel 2026.
Angelo Antonio D’Agostino, Responsabile del Dipartimento Nazionale Innovazione e Sviluppo di Forza Italia, esprime grande soddisfazione “per un’opera fondamentale non soltanto per le aree interne ma per l’intero Mezzogiorno che andrà a completare il disegno di sviluppo sul quale ci misuriamo ormai da lustri”.
Sul piano politico, D’Agostino sottolinea che l’accordo siglato dal ministero “è la migliore risposta che il governo di centrodestra potesse dare ai territori a dispetto della demagogia di quanti in questi anni hanno soffiato sul fuoco della polemica strumentale”.
La stazione Hirpinia è ubicata nelle aree interne, tra le due maggiori aree metropolitane del Mezzogiorno continentale ed in prossimità di cinque aree industriali e della Valle Ufita. Il nuovo terminal contribuirà alla conversione del trasporto su gomma in traffici intermodali.
Il polo logistico Hirpinia ha ricevuto 30 milioni di euro per la sua realizzazione grazie ai fondi del PNRR. La stazione dovrebbe essere completata nel periodo 2026-2030 almeno per le linee strategiche trasversali AV/AC Napoli-Bari e Messina-Catania-Palermo per poter permettere alle reti che del Quadrilatero ZES continentale e del Triangolo ZES siciliano, di essere connesse ed integrarsi con i nodi portuali.