Code e disagi sulle autostrade italiane: l’Antitrust multa Aspi per 5 milioni di euro
Multa di 5 milioni per Autostrade per l’Italia dall’Antitrust. L’autorità ha spiegato che Aspi non ha adeguato il pedaggio nei tratti in cui si registrano “critiche condizioni di fruibilità” del servizio autostradale con “lunghe code e tempi di percorrenza elevati, causati dalle gravi carenze da parte della società nella gestione e nella manutenzione delle infrastrutture che hanno richiesto interventi straordinari per la messa in sicurezza”.
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha concluso l’istruttoria avviata il 10 giugno 2020 individuando una pratica commerciale scorretta in relazione ad alcune condotte attuate sulle autostrade A/16 Napoli-Canosa, A/14 Bologna-Taranto, A/26 Genova Voltri-Gravellona Toce e, per le parti di sua competenza, A/7 Milano-Serravalle-Genova, A/10 Genova-Savona-Ventimiglia e A/12 Genova-Rosignano.
“Un notevole disservizio e un forte disagio ai consumatori”
In particolare, l’Antitrust ha appurato una consistente riduzione delle corsie di marcia e/o specifiche limitazioni – per lunghi tratti delle Autostrade citate – della velocità massima consentita. “Ciò ha comportato un notevole disservizio e un forte disagio ai consumatori in termini di code, di rallentamenti e quindi di tempi di percorrenza molto piu’ elevati, senza prevedere un adeguamento o una riduzione dell’importo richiesto a titolo di pedaggio ai consumatori”, spiega l’autorità.
Procedure di romborso inadeguate
L’Agcm ha poi rilevato che sono risultate inadeguate le modalità informative sulle eventuali procedure di rimborso, come emerso in relazione all’Autostrada A/14 Bologna-Taranto, allorché le informazioni fornite sono rivelate omissive, inadeguate, intempestive, insufficienti quanto al modo di diffusione e non idonee a compensare i disagi arrecati agli utenti.
Secondo l’Autorità gli elementi raccolti hanno evidenziato che, negli ultimi due anni, i tratti autostradali in questione sono stati spesso interessati da consistenti disagi nella viabilità e nella regolare fluidità della circolazione, a causa di gravi carenze da parte della società nella gestione e nella manutenzione delle infrastrutture ad essa affidate in concessione e ai conseguenti massicci interventi di manutenzione straordinaria e di messa in sicurezza di numerose tratte autostradali.
I disagi si sono verificati, in particolare, nell’area ligure e abruzzese-marchigiana, determinando anche gravi danni all’economia, soprattutto nei settori secondario e terziario e alle imprese di trasporto, per i maggiori tempi di percorrenza degli operatori e i riflessi sulle imprese destinatarie delle merci.