29-12 – 2011, un anno proficuo per l’interporto (Interporto Marche)
JESI – Si chiude il 2011 ed è tempo di bilanci per l’Interporto Marche che ha aperto la fase più imprenditoriale del suo percorso.
Il bilancio, come d’obbligo spetta Presidente Roberto Pesaresi:
“Prima di parlare dei risultati operativi e strategici faccio un piccolo accenno a quelli di bilancio: anche se il bilancio ovviamente non è stato ancora approvato, anticipo che questa società chiuderà l’anno con un patrimonio netto di 15 milioni di euro e un saldo attivo di 500 mila euro. Dopodiché è chiaro che l’avvio dell’intermodalità costante con un treno a settimana che arriva da nord e riparte in direzione di Bologna-Milano e verso i porti del Tirreno è senz’altro il risultato che balza più agli occhi anche dei non addetti ai lavori, ma anche il trasporto nelle ultime due estati di decine di tonnellate di barbabietole prodotte in questo territorio verso lo Zuccherificio di Termoli è un risultato da non sottovalutare anche sotto l’aspetto del contributo al contenimento dell’inquinamento e della sicurezza sulle nostre strade.
Quando Interporto Marche Spa è nata ed ha cominciato ad operare, pagava un gap di credibilità importante. Oggi grazie al lavoro di tutti, a partire dal Consiglio di Amministrazione e dal Presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca, l’Interporto delle Marche è una realtà concreta nel panorama dell’intermodalità italiana: chi la rappresenta nei tavoli nazionali è considerato un interlocutore affidabile e responsabile tanto da confermarci alla vice presidenza dell’associazione di categoria ed affidarci la delega alla revisione del quadro normativo che sta disegnando il futuro di un intero settore. La legge quadro in materia di interporti e di piattaforme logistiche territoriali ha avuto il via libera dalla Commissione Trasporti della Camera dei Deputati e da altre commissioni competenti.
Non sfugga poi che gli obiettivi di “Europa 2020” indicano che il 30% del trasporto merci sopra i 300 Km dovrà passare via ferrovia entro il 2030, per salire al 50% entro il 2050.
In questa prospettiva è ovvio che il raggiungimento dell’obiettivo di inserimento della tratta ferroviaria Bologna-Ancona e del porto di Ancona nel “core network” e dell’Interporto delle Marche nel “comprehensive network” europeo della rete di trasporto TEN-T è stato un risultato importante. L’azione che anche il Presidente Spacca e la Quarta Commissione Assembleare presieduta da Enzo Giancarli (Lavori pubblici, viabilità e trasporti) della Regione Marche stanno portando avanti presso la Commissione Europea e il Parlamento Europeo per il prolungamento del Corridoio Baltico-Adriatico, dal previsto terminale di Ravenna fino alla Puglia, a ricomprendere dunque l’intera costa adriatica e quindi Ancona è della massima importanza. Prolungare il Corridoio almeno fino ad Ancona è una priorità assoluta per non lasciare l’economia delle Marche e di alcune regioni limitrofe escluse dai grandi traffici che puntano verso nord intersecando anche il “Corridoio Mediterraneo” cha va da Algeciras (Spagna) a Budapest (Ungheria) arrivando fino al confine con l’Ucraina.
Restando alle prospettive di ampio respiro dobbiamo continuare a rispettare gli impegni presi, completare l’integrazione dei servizi con il Porto di Ancona nell’ottica di fare della Piattaforma Logistica delle Marche il punto di riferimento dei traffici che entrano nel Mediterraneo attraverso il Canale di Suez diretti al nord Europa (del resto gli ambiziosi obiettivi dei 10 milioni di TEU indicati dall’Unione Europea possono essere raggiunti solo creando alleanze e partnership tra i principali porti dell’Adriatico), contribuire affinché i progetti finanziati vengano realizzati nei tempi stabiliti e mi riferisco in particolare al bypass di Falconara. Ma al contempo continuare a lavorare perché l’intermodalità costante possa aumentare, concentrando le merci e facendo ulteriore massa critica. In quest’ottica il lavoro che stiamo facendo con la Regione Umbria è molto significativo.
Guardando al futuro, il 2012 sarà un anno altrettanto importante con il completamento della stazione interporto, un appalto da quasi 14 milioni di euro che consentirà l’instradamento diretto dei treni sulla linea Orte-Falconara in attesa che arrivi finalmente il decreto ministeriale per dare il via ai cantieri del bypass di Falconara, un’opera interamente finanziata per 210 milioni di euro, che eviterà ai treni il transito all’interno della raffineria API (evitando tragedie come quelle successe a Viareggio) e consentirà ai convogli in arrivo da ovest e diretti a nord di non dover più manovrare a Falconara venendo instradati direttamente sulla linea adriatica.
Sul lato della organizzazione interna con il nuovo anno verrà rinforzata la struttura organizzativa con l’arrivo dall’Interporto di Parma, dove ha maturato un’esperienza ventennale, del dott. Nicola Paradiso, al quale viene affidata la responsabilità di dirigere l’area amministrazione e controllo di gestione, nonché di contribuire a sviluppare le strategie di business legate al trasporto intermodale e alla logistica. Nicola Paradiso svolgerà la propria attività in collaborazione con l’ing. Manuela Marconi, da tempo in Interporto Marche con l’incarico di dirigere l’area tecnica e di progettazione e con il Direttore Generale, in temporary management, Gianfranco Biancini.
Concludo ringraziando tutti i dipendenti ed i collaboratori di questa società, il Consiglio di Amministrazione ed il Collegio Sindacale per il lavoro svolto ed auguro un sereno Natale ed un felice anno nuovo.