Nuovo aumento dei biglietti per bus e treni in Piemonte dal 1°luglio
Ecco come cambiano le tariffe a partire da lunedì 1° luglio
Ancora un aumento dei biglietti per coloro che utilizzano bus e treni in Piemonte, a partire dal prossimo 1° luglio, quando scatterà la maggiorazione delle tariffe per treni regionali e bus extraurbani.
L’aumento delle tariffe dei biglietti è previsto dalla delibera numero 5 del 2024, approvata lo scorso gennaio dall’Agenzia per la mobilità piemontese, consorzio che si occupa del trasporto locale per conto di Regione, Città metropolitana, Province e Comuni.
L’aumento dei biglietti, un adeguamento all’inflazione
Si tratta del terzo ritocco dei prezzi negli ultimi tre anni (saliti nei due precedenti prima del 5,45% e poi del 5,88%) dovuto ad un adeguamento delle tariffe all’inflazione previsto da una legge regionale varata nel 2013. L’incremento medio dei ticket di viaggio sarà del 3,59%.
Ecco come cambiano le tariffe da lunedì 1°luglio
A partire dal 1° luglio 2024, un biglietto ferroviario di seconda classe (o una corsa su un autobus extraurbano) costerà da 10 a 40 centesimi in più a seconda della lunghezza della tratta. Un settimanale avrà un sovrapprezzo tra i 30 centesimi e 1,40 euro. Un mensile costerà da 1,50 a 5,50 euro in più. Il prezzo di un abbonamento annuale subirà un aumento da 11,50 a 48 euro. Sui bus, gli abbonamenti da 10 mesi per gli studenti avranno un rincaro da 10 a 42,50 euro a seconda dei casi, quelli per gli under 26 sui treni (validi 12 mesi) da 10 a 73,50 euro.
L’aumento per le tratte integrate treno-bus
Per quanto riguarda le tratte integrate (treno più bus) e per gli abbonamenti Formula il costo dei biglietti annuali salirà da un minimo di 14 a un massimo di 38 euro. Tariffe riviste anche per i Bim A e i Bim B (Biglietti integrati metropolitani), i ticket che permettono di viaggiare sui mezzi pubblici dalla Città di Torino fino alla prima e alla seconda cintura: il costo di questi biglietti passerà da 3,70 a 3,80 euro (i Bim A) e da 4,20 a 4,50 euro (i Bim B).
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Cosa prevede la legge regionale
La legge regionale, varata a suo tempo dalla giunta Cota, prevede «un incremento tariffario percentualmente quantificabile nel 100% dell’inflazione programmata dal Governo nell’anno precedente». Negli anni della giunta Chiamparino, periodo in cui i prezzi erano sostanzialmente stabili, la norma non era stata applicata. Nel 2019 la giunta Cirio aveva deciso di applicare la legge, ma gli effetti si sono visti solo negli ultimi tre anni, quando l’inflazione ha preso a galoppare.